La scenografia ce la mette Sest. L'azienda di Limana che da poco ha soffiato sulle

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Martedì 10 Marzo 2015, 04:58
La scenografia ce la mette Sest. L'azienda di Limana che da poco ha soffiato sulle candeline degli -anta ancora una volta ha fatto spazio tra rotoli di alluminio e tubi di rame e ha accolto in casa propria la buona musica e la cultura bellunese. Qualche tempo fa, proprio in occasione del compleanno della ditta, la famiglia Faggioli ospitò in sede il tenore bellunese Domenico Menini, che partecipò ai festeggiamenti offrendo ai presenti la sua voce. E lo stesso Menini nei giorni scorsi è tornato sul luogo del delitto per farne il set fotografico del suo nuovo album. Suo e di Daniele Vianello, musicista con cui condivide l'avventura della band Straviarte Phora e che proprio a Sest ha chiesto una mano scenografica.
Con il nuovo album Due tipi tosti alle porte, al duo mancava solamente un'immagine con cui farlo vivere e darlo alle stampe. Et voilà: rotoli di alluminio, tubi di rame, chitarra e completo elegante. Così, grazie alla mano e soprattutto all'occhio della fotografa Lorenza «Tita» Fain che li ha catturati con l'obiettivo nella giornata si shooting, gli spazi della Sest sono diventati la scenografia del book fotografico del nuovo progetto che i due artisti definiscono un «viaggio disinvolto nel mondo della Romanza da Salotto». E cos'è la romanza da salotto? Una melodia vocale accompagnata da uno strumento a tastiera che si è diffusa nel '800, tanto da confermarsi tra le forme operistiche.
Oggi però, 200 anni più tardi, in Due tipi tosti (in omaggio al più grande compositore italiano del genere, Francesco Paolo Tosti Menini e Vianello hanno deciso di mettere da parte quello che era il pianoforte ed affidare al basso e contrabbasso il compito di accompagnare la voce, lasciando intatta la costruzione della linea vocale e l'interpretazione di Domenico. Così, tra salotti, romanze, contrabbassi e melodie, ancora una volta la famiglia Faggioli ha deciso di schierarsi al fianco della cultura, dell'arte e degli artisti bellunesi sostenendo un progetto che aveva bisogno di un dove da cui partire. E base più solida del rame e dell'alluminio non poteva di certo trovare.(((debona)))