«Così Veneto Strade offende i bellunesi»

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Giovedì 22 Gennaio 2015, 05:00
BELLUNO- (dt) «Inaccettabili e offensive»: Veneto Strade offende Belluno, secondo gli industriali. La querelle ruota tutta attorno ai disservizi dello sgombero neve, causati da appalti al massimo ribasso, affidati a ditte che tanto poco conoscono il territorio bellunese. Se il direttore di Veneto Strade, Silvano Vernizzi, ha risposto che la società a marzo chiuderà i servizi per il Bellunese, la controrisposta di Confindustria Belluno Dolomiti è al vetriolo. E chiama in causa la Regione. «Chiediamo al governatore Luca Zaia se le dichiarazioni rilasciate dal direttore generale di Veneto Strade, Silvano Vernizzi, rappresentino la posizione ufficiale della Regione sulla gestione degli appalti e, soprattutto, del servizio di sgombero neve nella nostra provincia o se invece, come immaginiamo, si tratti solo di un'uscita personale, inaccettabile e offensiva - scrive la sezione Edili di Confindustria Belluno Dolomiti -. Polemizzare serve a poco, ma vista la reazione scomposta probabilmente abbiamo colto nel segno. Innanzitutto, è un dato di fatto che lo sgombero neve nell'area di Auronzo non abbia funzionato. In secondo luogo, se chi è sul posto non riesce a garantire i prezzi e il servizio richiesti da Veneto Strade, ma lo fa un'impresa a duecento chilometri, forse qualcosa non torna. Le nostre «lagnanze demenziali» si basano su due concetti cardine. Primo: lo sgombero neve è caratterizzato da condizioni estremamente particolari, legate all'incognita dell'evento e comunque al mantenimento di un sistema che possa intervenire in tempi rapidi ed efficienti. Secondo: il ribasso lo fa l'impresa, ma è la stazione appaltante che deve valutare la congruità di ogni offerta perché sia sostenibile. Perché la gara sia corretta, è necessario che la linea di partenza sia accessibile a tutti, ovvero che i prezzi posti a base e le condizioni di gara imposte dai giudici siano sostenibili».