UDINE - «Siamo già in grado avere offerte personalizzate sulle singole

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Martedì 20 Gennaio 2015, 05:01
UDINE - «Siamo già in grado avere offerte personalizzate sulle singole esigenze». Il rettore dell'Università Alberto Felice De Toni ha risposto così ieri a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico di fronte ad imprese che denunciano di non trovare i laureati che cercano. L'ateneo, ha evidenziato il rettore dedicando a questo tema una parte della sua relazione, ha già posto i ferri in acqua.
Per esempio con l'iniziativa «Star Academy», un corso di alta formazione finalizzato proprio all'occupazione. «Si tratta - ha spiegato - di un percorso di tre mesi, completamente gratuito, poiché finanziato con le risorse di Garanzia Giovani, e aperto a gruppi di laureati selezionati. È articolato in lezioni frontali e stage nei vari reparti dell'impresa che desidera aderire all'iniziativa». La prima esperienza, nata in sinergia tra ateneo e Gruppo Autostar, ha già dato risultati: «I laureati coinvolti sono stati 10 - ha ricordato il rettore -. Al termine, i 5 migliori corsisti sono stati assunti dalla società». Perciò, ha proseguito, se la società che ha denunciato la mancanza di professionalità adeguata è d'accordo, «potremmo fare un percorso dettagliato sulle esigenze, aperto a giuristi e ingegneri sul tema della proprietà intellettuale». Ma non è l'unico fronte sul quale l'Università di Udine (15.650 studenti, con 2.918 laureati nel 2014; 14 dipartimenti, 35 corsi di laurea triennale, 32 magistrale, 3 corsi a ciclo unico, 6 master, 13 dottorati e 19 scuole di specializzazione) è impegnata per «l'orientamento in uscita».
A luglio «abbiamo inaugurato il Career Center per far incontrare domanda e offerta di lavoro - ha proseguito De Toni -, stimolando l'occupazione anche in altri continenti». In pochi mesi il Centro si «è interfacciato con oltre 200 imprese e ha pubblicato 170 offerte di lavoro». Il 5 febbraio si terrà il «Carrer day annuale» con 40 società presenti. E se le aziende lamentano anche di richieste di lavoro da parte di giovani che chiedono sabato e domenica liberi, il rettore ricorda: «La gavetta è fondamentale e ci sono tre parole chiave per aver successo nella vita: lavorare, lavorare, lavorare». La capacità degli atenei di favorire l'inserimento lavorativo (placement) dovrebbe diventare, in via sperimentale, un metro di valutazione nel 2015, ha anticipato ieri anche il presidente dell'Anvur e già direttore della Sissa, Stefano Fantoni.
Di certo, comunque, «l'istruzione è la fucina del domani», ha concluso il direttore generale della Banca d'Italia Salvatore Rossi, dopo una precisa analisi delle tendenze del lungo periodo dell'economia. Udine dà il suo contributo anche con la ricerca: il budget per il 2015 è di 22 milioni, dei quali 3 per attività di ricerca e sviluppo a favore delle imprese, ha detto il rettore.