PERUGIA - In un mese era già diventato "qualcuno" nell'ambiente dello spaccio a Fontivegge: il tutto ad appena diciotto anni. Ma l'altro giorno si è visto consegnare dagli agenti dell'ufficio Immigrazione, diretti da Rosaria De Luca, un biglietto di sola andata per Tirana.
Singolare la storia del giovane albanese: da tre anni vive da solo in Italia, si stabilisce in Calabria, nel 2012, ancora minorenne commette una violenza sessuale di gruppo ai danni di un coetaneo.
Quest’anno si trasferisce nel centro Italia e viene sorpreso in compagnia di connazionali già noti per azioni criminali dapprima ad Arezzo e successivamente a Spoleto ed Assisi dove viene indagato per furto e spaccio.
Di recente è stato costantemente identificato durante i controlli effettuati dalle forze di polizia a Fontivegge ove era solito stazionare nei bar della zona ed accompagnarsi a soggetti già noti per i precedenti di polizia .
In questo caso i poliziotti sono arrivati al suo rimpatrio solo dopo che il consolato ne ha riconosciuto l’identità e gli ha rilasciato un passaporto provvisorio. Nel frattempo allo straniero è stato imposto, data la sua clandestinità, di presentarsi quotidianamente in Questura.
Giovedi pomeriggio ecco la “sorpresina”: tre poliziotti ed una vettura erano pronti a partire per Fiumicino con un biglietto aereo a suo nome, il suo passaporto provvisorio e un provvedimento di espulsione con accompagnamento immediato alla frontiera.
«Solo andata»per Tirana: Fontivegge,
espulso baby boss della cocaina
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Venerdì 5 Dicembre 2014, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 11:41
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