Petrolio, è l'Arabia l'unico paese in grado di reggere l'urto della crisi

Petrolio, è l'Arabia l'unico paese in grado di reggere l'urto della crisi
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Venerdì 17 Ottobre 2014, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 20:01
(Teleborsa) - La marcata tendenza ribassista del petrolio, sta mostrando al mondo che c'è un solo paese in grado di primeggiare nel complicato e ramificato mercato dell'oil-energy: l'Arabia Saudita.




Il più grande esportatore di petrolio del mondo, in questo periodo difficile e turbolento, sta cercando di proteggere la sua quota di mercato mantenendo la produzione costante, anche se i prezzi hanno colpito duro e sono ai minimi degli ultimi quattro anni.



Altri importanti produttori di risorse energetiche, come la Russia, l'Iran e il Venezuela, sono in subbuglio e rischiano di perdere la maggior parte dei loro acquirenti, come gli Stati Uniti, che peraltro stanno perforando le formazioni scistose del Nord America.



In un contesto del genere i rivali dei sauditi soffriranno e paesi industrializzati importatori, come il Giappone, otterranno maggior spinta economica dai prezzi del petrolio più convenienti.



”L'Arabia Saudita è l'unico paese produttore, nella vantaggiosa posizione di regolare la quantità di petrolio da immettere sul mercato”, ha detto Edward Chow, ricercatore presso il Center for Strategic & International Studies di Washington. “I consumatori vincono, i produttori perdono.”



Il Brent, punto di riferimento internazionale per le transazioni petrolifere, è sceso del 29%, dal 19 giugno, fino al minimo degli ultimi 4 anni a 82,60 dollari al barile, quando i prezzi dal 2011 sono stati mediamente intorno ai 105 dollari al barile.



Analisti del calibro di Bank of America e BNP Paribas, hanno detto ieri chele quotazioni del Brent rimarranno comunque sopra gli 80 dollari.



Anche se l'erosione dei prezzi petroliferi ha ridotto i ricavi per l'Arabia Saudita, il paese ha ancora riserve sufficienti e credito per resistere alla crisi.
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