Spaccata a colpi di piccone: depredata una boutique

Spaccata a colpi di piccone: depredata una boutique
di Michele IURLARO
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Martedì 26 Aprile 2016, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 10:02
A colpi di piccone hanno infranto la vetrata, per poi arraffare in fretta e furia alcuni capi di abbigliamento prima dell’arrivo delle guardie. Colpo riuscito, l’altra notte, ai danni di Sporting Shop, la storica boutique di abbigliamento di via San Francesco d’Assisi, a Francavilla Fontana. I furfanti, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia guidata dal capitano Nicola Maggio, hanno letteralmente buttato giù la vetrata della porta di ingresso con un piccone. Quindi, nonostante l’attivazione della sirena d’allarme, i ladri si sono riempiti le tasche, e presumibilmente anche i borsoni, con alcuni capi di abbigliamento riposti in prossimità delle vetrine. Grandi firme per una grande fuga. I furfanti sono scappati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, ritrovatisi di fronte alla vetrata andata in mille pezzi e, poco dopo, coperta con una tavola di legno. Il tutto in una sorta di poco gradevole déjà vu non solo per i carabinieri, ma anche per la sfortunata famiglia Santoro, proprietaria della boutique, alle prese con la terza “spaccata” nel giro di neppure un anno.
Il 28 aprile 2015 quattro ladri con il volto coperto da un passamontagna buttarono giù la vetrina con una Volvo station wagon e poi, una volta guadagnato l’ingresso nel negozio, misero le mani su alcuni capi di abbigliamento velocemente caricati sul mezzo. In tutto, l’operazione durò solo pochi minuti, abbastanza, anche quella volta, per sfuggire di uno soffio al contatto con vigilanza e carabinieri e quindi all’arresto. All’inizio dell’autunno, nella notte tra il 29 e il 30 settembre dello scorso anno, la fortuna non sorrise alla banda, costretta a fuggire a mani vuote grazie al tempestivo intervento della vigilanza. I ladri, a bordo di un’auto di grossa cilindrata, cercarono di bissare il precedente furto, ma senza particolari fortune. Il mezzo, una berlina di colore scuro, fu prima manovrato in perpendicolare sulla pubblica via per poi essere lanciato in retromarcia, a buona velocità, contro la solita e iellata vetrina. In quel caso, il vetro resse all’impatto, ma la struttura metallica che lo incorniciava cedette alla forza distruttiva dell’auto, rovinando all’indietro e, quindi, consentendo il truffaldino accesso dei ladri. Almeno sulla carta, perché il tempestivo intervento di una pattuglia di vigilanza de “La Vedetta” mise in fuga i furfanti, in quell’occasione rimasti a bocca asciutta. L’episodio fu ripreso dalle telecamere di videosorveglianza installate nei pressi dell’attività commerciale, le stesse che, la scorsa notte, hanno ripreso l’ultimo furto. Con il bottino ancora in via di quantificazione, resta l’amara conta dei danni per chi, dopo aver persino installato dei dissuasori sul marciapiede al fine di scongiurare ulteriori “sfondamenti”, nulla ha potuto contro le “picconate” dei criminali. Un metodo più artigianale, ma nella circostanza non meno produttivo. 
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