La mano del Verrucchio sulla tela
della "Madonna della Misericordia"

La "Madonna della Misericordia"
La "Madonna della Misericordia"
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Domenica 24 Aprile 2016, 09:46
CUPRAMONTANA - E’ tornata a Cupramontana, dove nel Quattrocento fu realizzato da un pittore probabilmente umbro la cui mano rimanda per alcuni aspetti allo stile giovanile del Pinturicchio, la cosiddetta "Madonna della Misericordia". Ovvero l'ultimo frammento di un affresco che un tempo arricchiva la chiesa cuprense di Santa Maria, la cui storia è ricordata in un saggio degli anni '30 del noto storico dell'arte Bruno Molajoli. 
Secondo le ricostruzioni documentarie, già nel XV secolo la parete della chiesa sulla quale era realizzata l'opera avrebbe subito uno spostamento rendendo necessaria la costruzione di un'altra parete sovrastante sulla quale fu poi realizzato nel 1497 un nuovo dipinto, commissionato ai fratelli Nardini di Sant'Angelo in Vado. 

Dell'affresco originario si perse così memoria, finché nel 1809 lavori di rifacimento della chiesa riportarono in luce il busto della Madonna, unica parte rimasta, che fu trasferita nella "cappella domestica dell'Illustrissimo sig. Luigi Rossetti" che divenne in seguito la sede dell'allora Cassa di Risparmio Cuprense, nelle cui proprietà è rimasta seguendo le varie evoluzioni della banca. Dal piede dell'immagine, oggi perduto, si apprese anche che l'opera fu "fatta dipingere dal Comune, dalla Confraternita e dal popolo del Massaccio".
Solo un frammento insomma, ma dal grande valore simbolico per i cuprensi. Agli inizi del Novecento il suo ritrovamento presso "casa Rossetti, sede della Cassa di Risparmio Cuprense" si deve non a caso a due figure emblematiche della storia cuprense: lo scrittore, poeta e naturalista Giorgio Umani e don Ulderico Fazi, al tempo priore di San Lorenzo. 

Alcune settimane fa, a fronte della richieste in merito al destino dell'affresco espressa da un cittadino durante un incontro pubblico con i rappresentanti della banca, l'Istituto si è attivato per predisporre quanto necessario per riportare l'opera ad essere di nuovo ammirabile in quel di Cupramontana presso l'ampio spazio d'ingresso della filiale cittadina lungo via Marianna Ferranti, nel cuore del centro storico.
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