Higuain torna
e il padre attacca
«Aiuti alla Juve»

Higuain torna e il padre attacca «Aiuti alla Juve»
di Roberto Ventre
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Sabato 23 Aprile 2016, 00:20
Rieccolo Higuain, pronto più che mai a rituffarsi nella mischia nella partita più importante, quella di lunedì contro la Roma. Venti giorni fuori sono tanti: dura vedere i compagni giocare dalla tribuna del San Paolo, oppure in tv. Dura allenarsi sapendo poi di non poter giocare la domenica.
Gonzalo si è tenuto in forma con allenamenti di gruppo e personalizzati nei giorni in cui i compagni erano impegnati in partite ufficiali. Scatti, tiri, situazioni tipiche di gioco: in allenamento sono state simulate e ripetute tutte le azioni da gara di un attaccante, i movimenti, i tagli in profondità. Un lavoro mirato per mantenere la condizione e il tono muscolare, oltre che il peso forma con i suggerimenti del dietologo dello staff medico azzurro seguiti alla lettera. Un’educazione alimentare diversa che quest’anno ha dati grandi risultati e poi la parte ampia dedicata a massaggi e terapie, un lavoro effettuato prima e dopo gli allenamenti, fondamentale per la prevenzione degli infortuni. La spinta e l’affetto dei napoletani che gli hanno fatto sentire tutta la loro carica soprattutto in occasione del match contro il Verona, quando ha scontato il primo turno di squalifica.

E poi il sostegno di un tifoso speciale, papà Jorge che da Buenos Aires, durante la trasmissione “Nunca es tarde” di Fox Sports Argentina, è tornato sulla polemica alla distanza con la Juve e ha difeso Gonzalo per l’espulsione di Udine. «Bisogna interpretare il momento. Il Napoli non è una squadra aiutata come la Juventus, questo il giocatore lo percepisce. Nella partita in cui è stato espulso al Napoli hanno fischiato contro due rigori, cosa che ai bianconeri non sarebbe mai successa. Quando succedono queste cose, vedendo che gli arbitraggi sono sempre complicati, esplodi. Credo che gli sia successo proprio questo».

Il papà del Pipita, che è anche il suo procuratore, insieme al fratello Nicolas, ha anche parlato dello splendido rapporto di Higuain con i napoletani. «Gli vogliono tanto bene, ma se lo merita. È complicato uscire di casa, il tifoso napoletano è come noi argentini, sono affettuosi e lo dimostrano costantemente: è lì da tre anni, un altro argentino che ha restituito la speranza di poter vincere uno scudetto. Adesso è difficile anche se la matematica non ci ha ancora condannati». Higuain tornerà all’inseguimento del record di Nordahl (35 gol in un campionato). «Speriamo che possa superarlo, o almeno raggiungerlo».

Quattro partite per inseguire il record dello svedese e lasciare ancora maggiormente il segno in un’annata da favola, in lotta anche per la Scarpa d’Oro: Ronaldo e Jonas (32 gol) sono in testa con 62 punti, poi il Pipita e Suarez a 60 punti (30 gol). Il primo obiettivo sarà raggiungere la Champions League diretta che sicuramente rappresenterà un incentivo in più a restare in azzurro dopo le lacrime contro l’Arsenal per l’eliminazione per la differenza reti nel dicembre 2012 e la grande delusione del ko nei preliminari contro l’Athetic Bilbao nell’agosto 2013. Higuain sotto contratto fino al 2018 e con una clausola rescissoria da 94 milioni ma che sarà comunque oggetto d’interesse dei grandi club europei.

L’argentino torna e riprende la caccia al gol, in campionato all’Olimpico contro la Roma non ci è ancora riuscito mentre si è puntualmente scatenato con la Lazio, squadra alla quale è riuscito a segnare anche in questo campionato, l’ultima vittoria in trasferta con gol su azione (il 2 febbraio). L’unica successiva, a Palermo, fu firmata ancora da Gonzalo ma con un calcio di rigore. Un suo squillo sarà fondamentale conto i giallorossi di Spalletti.
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