Svolta "verde" nelle scuole all'insegna del risparmio

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Mercoledì 10 Febbraio 2016, 10:12
Rivoluzione nell'edilizia scolastica, l'amministrazione Ongaro è pronta a profondere uno sforzo milionario per trasformare edifici degli anni '70 in stabili moderni a impatto zero, che permetteranno di risparmiare decine di migliaia di euro in energia elettrica. Si basa principalmente sulla svolta "green" e sull'efficiantamento energetico la svolta che vuole imprimere l'amministrazione Ongaro. Per andare in questa direzione, quindi, sono stati prospettati alla Regione lavori per quasi 3 milioni di euro. Non si tratterà di un'operazione che sarà portata a compimento dall'oggi al domani, ma riguarderà quasi tutti i plessi scolastici del territorio. E sui tetti degli istituti cordenonesi spunteranno pannelli solari, impianti fotovoltaici e cappotti protettivi in grado di far risparmiare cifre a cinque zeri per quanto riguarda il riscaldamento. «Si tratta di edifici vecchi - spiega il sindaco Mario Ongaro riferendosi alle scuole della cittadina - che hanno bisogno di un profondo restyling. Lo faremo nel tempo, impegnando già da ora la Regione». Una specie di lascito, che finirà in capo alla prossima amministrazione comunale in carica da giugno. Il metodo utilizzato per ristrutturare le scuole, informa invece l'assessore ai Lavori pubblici, Mauro Baletti, dovrebbe essere quello già sperimentato per altre opere pubbliche: «Per quanto riguarda i lavori legati al risparmio energetico - spiega - si dovrebbe procedere con il project financing». La finanza di progetto, quindi, come avvenuto per la discarica del Vinchiaruzzo. Ma le scuole avranno bisogno anche d'altro. Alle medie Leonardo da Vinci, infatti, ci sono alcuni lastroni di cemento da rimuovere, mentre in quasi tutti i plessi è ancora presente materiale contenente Eternit. Infine le opere di adeguamento antisismico. Il conto così salirebbe a circa 3 milioni di euro. Una cifra così ripartita: alle scuole medie dovrebbero essere dedicati 1,6 milioni nel 2017, alla scuola elementare De Amicis circa 800 mila euro nel 2018 ed alla scuola materna Poletti finirebbero circa 400 mila euro. Finestre di spesa che potrebbero rientrare nel nuovo decreto "sbloccascuole" che il governo Renzi è pronto a varare.
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