Nella prima giornata di ritorno del campionato d'Eccellenza di rugby una FemiCz

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Lunedì 8 Febbraio 2016, 04:29
Nella prima giornata di ritorno del campionato d'Eccellenza di rugby una FemiCz Rovigo da battaglia fa proprio vincendo 23-16 il 156° derby contro il Petrarca giocato all'insegna dell'equilibrio.
Equilibrio nelle mete (1-1), una per parte; nel possesso e nell'occupazione territoriale; nell'abbondante uso tattico del gioco al piede e delle palle alte; nell'aggressività sui punti d'incontro e in difesa; nella distribuzione delle emozioni; nel privilegio del gioco vicino al pacchetto di mischia, visti campo e palla scivolosi. Equilibrio che dimostra come i padovani siano cresciuti rispetto alla più netta, nonostante il punteggio simile (20-13), vittoria rossoblù dell'andata. E ieri hanno dovuto rinunciare pure a Mattia Bellini (in Nazionale) che con Simone Rossi compone un'aitante coppia di giovani ali. La classifica perciò non è bugiarda. Padova (ora a -4 da Rovigo) sarà un osso duro per tutti nei play-off.
Il Petrarca al "Battaglini" è stato in vantaggio solo per 5' su 80'. Ma ha sempre dato l'impressione di essere in partita, anche quando è stato sotto oltre il break (sempre per 5'), e di poter piazzare la zampata. Soprattutto a cavallo dell'ora di gioco, quando Rovigo è andato in totale confusione. Propiziando prima con un'errata trasmissione Rodriguez-Majstorovic la meta di Menniti-Ippolito con sospetto in avanti (azione ripetuta da penaltouche nei 22, calcio di Nikora per cambiare fronte e sfruttare il 2 contro 1 all'ala). Conmmettendo poi un fallo in ruck e concedendo il penalty del sorpasso 16-15. In quel frangente i Bersaglieri hanno perso due touche su propria introduzione e sembrava fossero sul punto di cedere.
Invece il Rovigo è stato bravo a riprendersi, dimostrando carattere. Pj Parker su tutti, vero capitano in campo nel tenere le briglia dei suoi. Decisivi nel frangente il piede di Basson e l'aggressività di Van Niekerk. Stefan ha piazzato il drop del controsorpasso, su azione da touche e ripartenza di Ferro (lento e in ombra rispetto ai tempi migliori), dopo che nel primo tempo aveva capitalizzato con i calci la superiorità della mischia rossoblù e l'indisciplinarivale (falli 12-8, 4-2 in chiusa).
Joe è piombato come un falco su Nikora, sferrandogli un placcaggio così duro, e al limite del regolamento, da fargli perdere la palla e uscire per infortunio nell'azione della meta di Rodriguez. Finalizzatore al largo di un'azione in prima fase, su quella palla di recupero, passata per le mani di Boggiani e Majstorovic, autore di altri bei break. Importanti anche alcuni recuperi difensivi di Menon e Rodriguez che hanno annullato i pericoli petrarchini.
Alla fine gioia per il pubblico, inferiore alle attese, gestione di Joe McDonnell promossa alla seconda verifica dopo europea e Adige Cup che rimane a Rovigo. Si puà essere soddisfatti.
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