«Pordenone in serie B entro il 2018». Lovisa non ha più

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Lunedì 8 Febbraio 2016, 04:28
«Pordenone in serie B entro il 2018». Lovisa non ha più dubbi: vuole la cadetteria. «Non è - precisa il presidente neroverde - che la voglio ora perché abbiamo vinto 5 partite di fila e siamo secondi (il Feralpi ha perso 0-2 a Padova, ndr). La B era prevista nel programma triennale varato la scorsa estate».
RADICI - Il mezzo milione di euro speso per il ripescaggio di maggio 2015 non è stato quindi frutto di momentanea "pazzia". «Non c'è spazio per la follia nel Pordenone - risponde re Mauro -. Appena avuto conferma del ripescaggio - racconta - abbiamo varato il programma che ci dovrebbe portare in serie B entro il 2018. Questo doveva essere un anno di consolidamento. Il prossimo quello della conquista dei playoff. Il terzo l'anno della promozione. Devo ammettere che Tedino e i suoi ragazzi stanno bruciando le tappe».
ASTICELLA - Solo vittorie nel 2016. Austostima alle stelle. Se continua così il sogno potrebbe realizzarsi troppo presto: «È bello sognare e far sognare i tifosi - cerca di evitare ebollizioni Lovisa -. Dobbiamo però essere onesti con noi stessi e con loro. Siamo a 7 punti dalla capolista (Cittadella, ndr). Anche se arrivassimo ai playoff, come ora è nelle nostre possibilità e come ora pretendo dai ragazzi, vincerli sarebbe un'impresa. Delle otto partecipanti - sottolinea il presidente - ne va su una sola. Sarebbe, anzi sarà - alza l'asticella -, già importante arrivarci. Dietro di noi ci sono squadre ben più accreditate, almeno a inizio campionato, come Bassano, Pavia, Reggiana, Padova, Cremonese».
OCCHIO AI BUSTOCCHI - Sabato (alle 15) sarà un'altro turno favorevole al Pordenone con la Pro Patria, ultima, ospite al Bottecchia. «Non diamola per vinta - ammonisce Lovisa - prima di giocarla. Forse - si spiega - sotto il profilo psicologico sarà la partita più difficile dell'intera stagione. Vedi l'Inter con il Verona (3-3, ndr)».
OPERAZIONE STADIO - Se contrariamente a tutte le previsioni e le scaramazie il Pordenone dovesse arrivare alla B già quest'anno si porrebbe il problema stadio. Il Bottecchia non sarebbe omologato per la cadetteria. «Sono contento - premette Lovisa - che ora siano tutti convinti della necessità di un nuovo impianto funzionale, accogliente, con viabilità diversa, dove le famiglie possano passare la domenica, aperto pure ad altri spettacoli».
Il vice-gornatore Bolzonello ha detto che dovrà essere di proprietà. Niente aiutini istituzionali. Pronto a spendere? «Le soluzioni - risponde Lovisa - non mancano: credito sportivo, fondi europei, intervento della Lega. Bisogna avere un progetto credibile e tutto è possibile. Chiederemo a Pozzo come ha fatto il nuovo Friuli». E i tempi? «Oggi basta un anno - sorride il presidente - per mettere su uno stadio moderno». Comunque non completabile entro agosto, qualora il Pordenone approdasse in B. «In B - ripete re Mauro - ci andremo nel 2018. Sarebbe importante cominciare a programmare e costruire per tempo».
E intanto? «Ancora - si spazientisce quasi re Mauro -? Se necessario ci penseremo non appena ottenuta la B. In una settimana - confida - sono certo che risolverei il problema. Che sia a Udine o a Portogruaro».
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