Donzelli: «La carta vincente è quella che punta a coinvolgere i giovani»

«È una bellissima constatazione». Andrea Donzelli, assessore alla Cultura di Rovigo, quasi si meraviglia sapendo che la stagione di prosa ha fatto più abbonati del rugby (senza contare quelli dati in omaggio dalla società dei Bersaglieri. «Sicuramente con la lirica abbiamo fatto di più che con la prosa perché ogni appuntamento ha due turni - precisa l'assessore -, ma se mettiamo prosa e lirica insieme sfondiamo il migliaio. Un bel numero».
Dopo il successo del primo appuntamento con protagonista Natalino Balasso, il 19 febbraio ci sarà un altro sold-out con Pierfrancesco Favino: «Anche qui si potevano fare due serate ma sicuramente la prossima stagione le faremo - osserva Donzelli - Così, con due turni, potremmo far vedere gli spettacoli a mille persone e non solo a seicento». La cultura sta dando grosse soddisfazioni e l'obiettivo è quello di coinvolgere più giovani possibile: «A Rovigo, fra università e Conservatorio abbiamo 200 studenti non rodigini che frequentano il capoluogo. È un numero - chiude Donzelli - sul quale puntare per i nostri progetti di crescita giovanile e di aggregazione culturale». Enrico Zerbinati, presidente dell'Accademia dei Concordi di Rovigo, precisa: «Si dice che Rovigo sia noiosa o altri aggettivi simili. Non è vero perché non siamo indifferenti. Soprattutto a un concetto come quello della cultura. Sono convinto - spiega Zerbinati - che la gente piano piano si stia riavvicinando all'arte, alla letteratura e al teatro. Penso che i rodigini ci tengano a essere considerati colti, in un qualche modo. Basti pensare ai numeri che ha fatto Palazzo Roverella, le mostre dei capolavori della Pinacoteca. Non sono quadri nuovi, eppure la gente viene a vederli». E sul Sociale: «Anche il teatro di Rovigo ha una lunga tradizione di prosa e di lirica e penso sia un punto centrale della cultura rodigina assieme al Conservatorio, a Palazzo Roverella e all'Accademia tanto per citarne alcuni. ».
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