«Donne e bambini non saranno più al sicuro»

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Domenica 24 Gennaio 2016, 04:20
CISON - (cl.bo.) Mamme e papà con i propri figli, giovani, anziani: uno spaccato di Cison di Valmarino, ma anche dell'intera Vallata, ieri ha voluto prendere parte alla manifestazione. «Siamo molto preoccupati» il coro all'unisono dei presenti. «Lavoro al distributore che si trova vicino al Borgo, se arriveranno tutti questi migranti avrò paura quando rincaserò alla sera» testimonia Francesca di Follina. «Non saremo più liberi di percorrere con serenità la ciclabile - affermano due signore di Tovena -, potrebbero essere brave persone, ma non ci mettiamo la mano sul fuoco». «Fossero famiglie - prosegue Caterina di Follina - sarebbe già diverso. Dove sono le donne? Si parla di soli uomini, dai 20 ai 30 anni». Andrea, che abita a Soller, ha portato alla camminata anche i suoi due figli: «La nostra realtà non è preparata, siamo appena una novantina di residenti, siamo preoccupati per i nostri figli che percorrono la ciclabile tutti i giorni, ma anche per le donne dopo i tanti brutti fatti che leggiamo sui giornali». «Ottanta sono tanti - afferma Olivo di Soller -, se fossero state 10 famiglie non avremmo avuto nulla da ridire. Qui si finisce per creare un ghetto: è il Dio denaro che comanda. Se arrivano? Non so cosa potrà succedere». «Sono preoccupato: cosa faranno tutto il giorno?» si chiede Luca di Cison. Da Revine è arrivano Rudy: «Questa non è accoglienza». Stefania e Paola, due mamme di Tovena, non nascondono le paure per i propri figli.