Il pensionato udinese indagato per omicidio: «Atto dovuto»

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Giovedì 21 Gennaio 2016, 04:30
UDINE - Omicidio. È con questa ipotesi che la Procura di Udine ha aperto il fascicolo d'indagine sul decesso di Irakli Tsirekidze. La conferma è arrivata ieri dal Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo che sta seguendo passo passo un'indagine «a tutto campo», condotta dal sostituto procuratore Barbara Loffredo.
Nella prima fase delle indagini, con ancora tutti gli accertamenti da svolgere, erano due, per gli inquirenti, gli scenari possibili: «Che sia stato spinto da qualcuno, magari anche durante una colluttazione per legittima difesa» o che, «ipotesi più plausibile, il georgiano sia precipitato tentando di uscire dall'appartamento». A rafforzare, di ora in ora, quest'ultima ipotesi sono stati i primi riscontri raccolti dalla Polizia e il racconto dello stesso anziano ascoltato per ore ieri pomeriggio dal pm e dagli agenti della Squadra Mobile diretta dal Vice Questore aggiunto Massimiliano Ortolan. Era necessario verificare «alcune incongruenze tra le sue dichiarazioni e le prime risultanze investigative», aveva chiarito nel corso della giornata il Procuratore, specificando anche che «i primi riscontri sul posto confermano la versione resa sommariamente» dall'anziano, accompagnato nella notte in ospedale per essere medicato dai sanitari alle ferite al capo. L'anziano è stato iscritto nel registro degli indagati, «ma si tratta di un atto dovuto - ha puntualizzato il suo avvocato, Daniela Lizzi - per eseguire con tranquillità ed esaustività tutti gli accertamenti. È palese che si sia trattato di una rapina ai suoi danni. Le ferite subite al capo sono ben evidenti». Il suo cliente «ha raccontato come sono andati i fatti e ha ricostruito la rapina per filo e per segno», ha aggiunto il legale, puntualizzando che eventuali piccole incongruenze potrebbero essere semmai dovute «allo stato psicofisico» di un signore «anziano, molto provato dalla vicenda subita». Le indagini non sono ancora concluse. Non si escludono nuovi sopralluoghi nell'appartamento, tuttora sotto sequestro, e audizioni di altre persone. Risposte agli interrogativi potranno arrivare anche dall'autopsia che dovrebbe essere eseguita sul corpo di Tsirekidze, dove la Polizia ha trovato il portafoglio dell'anziano udinese e una pistola scacciacani agganciata alla cintola. L'uomo, che in Georgia ha moglie e figli, era in Italia da poco con un foglio di soggiorno per motivi umanitari rilasciato da Salerno, città dove a settembre aveva avuto un precedente problema con la giustizia per furto. A Udine, dove vive anche la madre, pare fosse arrivato da poco.
e.v.

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