Fusione oggi in consiglio L'opposizione insorge

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Martedì 12 Gennaio 2016, 04:15
(F.G.) La fusione fra Este e Ospedaletto Euganeo sbarca oggi in consiglio regionale. E questo pomeriggio verrà detta l'ultima parola sul progetto: se l'assemblea deciderà di cassare il piano tutto finirà in archivio, almeno per quest'anno. Ma se i consiglieri decideranno di accettare l'apertura che i sindaci dei due Comuni hanno proposto, aprendo al centro destra la sala dei bottoni, si potrebbe arrivare in tempi molto rapidi all'indizione del referendum. Inoltre il "peso" dei consiglieri regionali potrebbe portare all'innesto delle eventuali elezioni del Comune unico sulla tornata referendaria di ottobre. La manovra di Giancarlo Piva e Antonio Battistella non è però piaciuta ai consiglieri comunali delle minoranze: «Le forze di opposizione di Este e Ospedaletto Euganeo, differentemente da quanto sostenuto dal sindaco Battistella, non sono assolutamente favorevoli a far slittare le elezioni amministrative previste per la primavera di quest'anno - annuncia una nota condivisa dalle minoranze consiliari dei due Comuni - non vogliamo assolutamente ratificare l'operato delle due amministrazioni comunali che governano le nostre città, né le loro gravi responsabilità politiche per aver avviato con enorme ritardo un iter referendario per la fusione, esponendo i due enti al commissariamento». Secondo le minoranze i tempi per completare il progetto c'erano tutti e i ritardi sarebbero da imputare solo ai sindaci. «Inoltre - continuano i referenti dell'opposizione - non si può scaricare al consiglio della Regione le problematiche legate alle tempistiche sottese ad un progetto così proposto. Oggi più che mai le dimissioni dei due sindaci sono un atto dovuto a fronte di queste gravi responsabilità». «È oramai evidente lo stato di confusione politica del Pd locale - rincara la dose il consigliere tosiano di Este Carlo Zaramella - la proposta di Battistella è al pari della mela avvelenata della strega di Biancaneve, nasconde i ritardi delle maggioranze sotto una proposta di collaborazione falsa».