IL RUOLO

IL RUOLO
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Dicembre 2015, 04:22
Fare i lavori avendo pochi soldi e magari parte di quei pochi bloccati dal Patto di stabilità, non è semplice. Eppure a Palazzo Celio ci provano, riuscendo a dare risposte ai problemi delle scuole in primis, ma finendo inevitabilmente, dato che la coperta è corta, con il lasciare scoperte le strade.
«Abbiamo 523 chilometri di strade e 219 hanno bisogno di manutenzioni - spiega Giovanni Rossi, consigliere provinciale con delega ai Lavori pubblici - ma se nel 2008 si spendevano 3,8 milioni e nel 2010 1,2, quest'anno abbiamo potuto spenderne solo 190mila».
Altre situazioni sono state affrontate in modi diversi. «Le due strade provinciali a Porto Tolle che subivano infiltrazioni e subsidenza, insieme al Comune e all'Aipo abbiamo fatto un accordo: noi abbiamo fatto i progetti, il Comune e l'Aipo cercheranno e metteranno le risorse. Con Porto Viro, invece, abbiamo diviso a metà la spesa per sistemare il ponte ceduto che interessa la viabilità di via Stradonazzi e giusto domani (oggi per chi legge, ndr) riaprirà». «La collaborazione tra Provincia e Comuni è fondamentale», sottolinea il presidente della Provincia Marco Trombini.
Per ritrovare il sorriso, dunque, meglio guardare alle scuole. «Abbiamo un sistema nel quale gli istituti (sono 52, più 16 palestre, per strutture rivolte a 10mila studenti) segnalano direttamente i problemi e noi le mettiamo in fila. Con il personale interno facciamo tutti i progetti e seguiamo i cantieri. Nel 2015 avevamo in agenda otto interventi e di questi, uno è finito e due sono in corso (Ipsia di Porto Tolle, Itis e Itas di Rovigo): rifacimenti di bagni, serramenti e adeguamenti alla sicurezza».
Quanto amianto c'è nelle scuole?
«Ce n'è, ma finché non ci sono dispersioni, non è un problema - risponde Rossi - teniamo sempre sotto controllo questo aspetto e intanto avanziamo con le bonifiche, sono sette le scuole che ne hanno bisogno. Ci siamo inventati una soluzione non avendo abbastanza risorse, che è quella di offrire all'impresa spazi per installare impianti fotovoltaici in cambio della rimozione dell'amianto, così la ditta guadagna vendendo energia. Abbiamo anche detto ai Comuni che siamo pronti, quale Stazione appaltante, a far seguire anche a loro questa strada».
Rossi fa una sottolineatura anche politica. «Se la Provincia non riesce a fare quello che dovrebbe e vorrebbe per mancanza di risorse, cerchiamo di sfruttare le capacità professionali del personale per dare risposte in altro modo».
© riproduzione riservata