La "banda del flessibile" mette a segno tre colpi

Colpo grosso in una villa veneta di via Trezzo a Carpenedo. In azione la banda del flessibile, che in questo fine settimana ha imperversato in città. I ladri nella dimora storica si sono introdotti forzando una porta finestra, sfruttando le due ore in cui i proprietari si sono assentati, nel tardo pomeriggio di sabato. Non è escluso che i malviventi attendessero al varco, non visti, che la casa rimanesse vuota. Una volta all'interno hanno messo a soqquadro tutte le stanze, trovando infine anche la cassaforte: forse il loro vero obiettivo. Il bottino è piuttosto ingente e pare che superi i 25mila euro in gioielli e oggetti preziosi. L'amara sorpresa al rientro poco prima delle venti per cena. Sul posto la polizia che ha proceduto con i rilievi scientifici allo scopo di trovare indizi utili alle indagini. Stesso copione, più o meno nel medesimo arco orario anche a Marghera in piazzale Foscari. Nel mirino un appartamento dove i delinquenti si sono fatti strada sempre scardinando una finestra, posta sul retro: la cassaforte sono riusciti a scoprirla anche se era nascosta dietro un armadio incassata con dei bulloni al muro. L'hanno letteralmente sradicata facendo incetta dei monili, alcuni con diamanti, custoditi all'interno del valore di diverse migliaia di euro. Quindi è stata la volta di un'abitazione al primo piano di via Astorre Baglioni alla Bissuola: anche qui a cedere sotto la pressione degli specialisti dello scasso una controfinestra, quindi l'attacco alla cassaforte ancora con il flex. Spariti quattromila euro in contanti e svariati gioielli, nonchè alcuni documenti d'identità.
I ladri non hanno risparmiato nemmeno le attività commerciali protette da sistema di allarme. Doppio raid a Marghera: al bar Sole e Luna al civico 1 di via Longhena e nel salone da uomo di via Paolucci 46. In entrambi i casi i delinquenti hanno avuto ragione della saracinesca per poi scassinare le porte d'ingresso. Via il fondo cassa di qualche centinaia di euro e nel caso del barbiere anche di alcuni attrezzi del mestiere.
Monica Andolfatto
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