Saracinesche abbassate

2 Minuti di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 15:51
Commercio e turismo sono in ripresa ma a preoccupare sono i fallimenti.
L'analisi di Confesercenti fotografa il momento a due velocità del comparto in cui si alternano luci e ombre. Dopo i risultati positivi dello scorso trimestre, anche sul fronte dei pagamenti, a luglio, agosto e settembre sono state ben 530 le imprese italiane che hanno portato i libri in tribunale.
Il presidente provinciale Vitaliano Bressanin inquadra la situazione: «Si tratta del dato trimestrale più alto dal 2009, superiore del 5,6% ai 502 fallimenti dello stesso periodo del 2014 e di oltre il 123% rispetto a quelli registrati nel terzo trimestre 2009. In media - continua Bressanin -, nei primi nove mesi dell'anno hanno avviato procedure fallimentari circa 7 negozi o attività turistiche al giorno, per un totale che supera nel complesso le 1.850 unità».
I dati sono prodotti dall'Osservatorio trimestrale su Commercio e Turismo condotto per Confesercenti da Cribis D&B.
Proprio per tutelare commercio e turismo che vengono da un ciclo nero durato almeno quattro anni, Confesercenti torna quindi a invocare a gran voce pacchetti di incentivazioni economiche in seno alla Legge di stabilità.
«Vi è la necessità di varare al più presto un pacchetto di misure che preveda l'introduzione di una cedolare secca e di un canone concordato anche per le attività turistiche e commerciali con una fiscalità premiale per i negozi che aprano in locali sfitti da almeno tre anni - spiega Bressanin -. Senza dimenticare che bisogna stimolare anche l'arrivo del credito alle Pmi e insistere per una decisa retromarcia sulla liberalizzazione degli orari, considerato che l'attuale deregulation, tra le più estreme d'Europa, oltre a permettere di aprire 24 ore al giorno tutto l'anno, è già costata la "vita" di oltre seimila aziende».
© riproduzione riservata