«Sindaco, più coraggio per la città»

2 Minuti di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 01:15
Via alla consueta (e difficile) caccia alle risorse per accendere il centro con le luminarie durante le feste di Natale. Ma mentre l'associazione Sviluppo & territorio è impegnata da questa settimana a battere cassa per racimolare la cifra necessaria per «accendere» la città nel mese di dicembre e l'apposita commissione si appresta ad assegnare le casette di piazza XX Settembre, c'è anche chi - come Mario Marini - lancia un appello al sindaco: va bene le luminarie, ma nel suo ultimo anno Pedrotti sfidi la tradizione e - come il collega di Salerno Vincenzo De Luca - scommetta su una soluzione alternativa. Per esempio quella di disseminare le casette in tutto il centro. La spesa preventivata per le luminarie, spiega Andrea Malacart di Sviluppo & territorio, si aggira intorno ai 30mila euro, calcolando anche il costo dell'energia elettrica che lo scorso anno il Comune decise di non pagare. Nel 2014 i commercianti misero insieme quasi la metà del necessario. Qualcuno provò perfino a fare appello ai clienti, esponendo un barattolo per la raccolta dei contributi in occasione di «Incontriamoci a Pordenone», e alla fine per la parte rimanente fu l'associazione a provvedere con fondi propri. Ora, puntualmente, la situazione si ripropone, e resta da vedere quale sarà la disponibilità dei commercianti a versare un contributo.
Ma per qualcuno le luminarie tradizionali a poco servono dal punto di vista dei commercianti. «Le pagheremo - spiega Mario Marini, responsabile Confesercenti - ma le polemiche non servono a molto. Senza contare che, nella maggior parte delle città, sono gli enti pubblici a farsene carico, non i commercianti. Si guardi il caso del sindaco De Luca a Salerno, con le «Luci d'artista»: ha speso una somma considerevole (si parla di due milioni 400mila euro, ndr), ma ora la gente va a Salerno appositamente per vedere le luci e i vantaggi per il commercio sicuramente ci sono». Più modestamente, per Pordenone Marini inizia dalla proposta di una riorganizzazione delle casette: «Non c'è la giusta valorizzazione come sono sistemate: non portano la gente verso i negozi e danno l'idea di una piazza XX Settembre pensata senza uno scopo. Perché invece non distribuirle lungo un percorso stabilito, magari nei Corsi, in direzione di piazzale Risorgimento e, comunque, dove ci sono attività commerciali? E magari dare la possibilità alle attività commerciali di aprire una casetta propria seguendo il percorso stabilito per promozionare l'attività. Come me credo lo farebbero in tanti. Per questo rivolgo un appello pubblico a Claudio Pedrotti, visto che questo sarà il suo ultimo Natale da sindaco: ne faccia il suo Natale, con qualcosa di veramente innovativo».
© riproduzione riservata