Distrutti i percorsi per i ciechi. Le mappe e le placche sui corrimano, installate

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Sabato 21 Novembre 2015, 01:14
Distrutti i percorsi per i ciechi. Le mappe e le placche sui corrimano, installate alla stazione di Montebelluna alcuni mesi fa anche in seguito a una manifestazione volta a sensibilizzare sul problema dell'accessibilità della struttura ai non vedenti, sono state danneggiate da ignoti. Ad accorgersene, l'altra sera, Massimo Vettoretti, presidente dell'Unione italiana ciechi.
In sostanza sono state strappate tutte le mappe che erano state posizionate sul muro del sottopassaggio, ma anche una targhetta che indicava in braille un'uscita. E un'altra è stata rovinata.
Ovvia la rabbia di Vettoretti, che si è rivolto all'autore del gesto con una lettera aperta dai toni durissimi pubblicata sulla sua pagina Facebook. «A te che rovini il lavoro degli altri -scrive- che rovini gli ascensori, che strappi mappe in rilievo, che gratti via targhe in braille, che sfasci montascale, ho solo una cosa da augurare dal profondo del mio cuore: ti auguro di ritrovarti un giorno ad avere bisogno di tutte le cose che hai distrutto».
E, alla diffusione della notizia dello scempio, si sono moltiplicati gli interventi volti a esprimere solidarietà ai non vedenti e rabbia verso gli autori del gesto. La senatrice di Fare, Patrizia Bisinella, afferma: «Dopo la manifestazione di Montebelluna si era giunti a un risultato concreto. Quanto ci vorrà ora perché i non vedenti possano tornare a prendere il treno autonomamente a Montebelluna? Mi appello a Ferrovie dello Stato affinché il prima possibile si possano ripristinare gli strumenti danneggiati, con l'auspicio che in tempi altrettanto rapidi si riescano a individuare i responsabili per far loro riparare i danni commessi». E Tiziana Favero, de L'alternativa giusta, aggiunge: «Il nostro massimo disprezzo per questi pezzenti che si permettono di danneggiare siti e materiali, mappe indispensabili per persone con disabilità. Ci auguriamo che le telecamere, se ancora esistono, li individuino e vengano assicurati alla giustizia». Poi polemizza con l'amministrazione di Marzio Favero: «Vorremmo capire cosa fa l'amministrazione per migliorare la vita dei residenti in tutta l'area che gravita intorno alla stazione. Quest'area è diventata zona franca, si spaccia droga e i livelli di degrado sono altissimi». Marzio Favero, dal canto suo, parla di «gesto anonimo e vigliacco».(((bonl)))