La sfida del teatro, tra critica e censura

1 Minuto di Lettura
Sabato 31 Ottobre 2015, 03:57
Appuntamento al teatro al Duomo, domenica 8 novembre, per il congresso regionale di Fita Veneto, la Federazione italiana teatro amatori, aperto al pubblico. Si parlerà di «Critica, autocritica e censura», con la partecipazione del drammaturgo Luigi Lunari, del giornalista Nicolò Menniti Ippolito, dello psicologo Ferruccio Cavallin e dell'attore e regista Mirko Artuso. Il presidente Fita Veneto, Aldo Zordan presenterà la 29. edizione di Fitainscena, repertorio delle compagnie venete, ispirata a "L'arte e il limite": limite imposto dall'esterno, come critica o censura, oppure auto-imposto, quando un artista si confronti con se stesso, riuscendo a essere giudice imparziale del proprio operato o ad accettare e rendere utili eventuali osservazioni critiche ricevute. Di tutto questo si parlerà dalle 10 (apertura segreteria alle 9.30). Come relatori sono stati scelti quattro esperti in grado di sviluppare l'argomento sotto altrettante prospettive. Viste le polemiche legate a cronache teatrali degli ultimi mesi, in particolare la performance di Frank Willens a Santarcangelo, quella di Angelica Liddell a Vicenza e il «Guglielmo Tell» diretto da Damiano Michieletto (nella foto, il suo "L'ispettore generale di Gogol"), interessante sarà l'opinione di Luigi Lunari, esperto di fama internazionale, che si soffermerà soprattutto sul delicato tema della censura. Menniti Ippolito tratterà della critica teatrale, delle sue regole, del suo ruolo, delle sue prospettive ai tempi del web e delle sue ricadute sugli artisti mentre Ferruccio Cavallin spiegherà il complesso rapporto con l'autocritica. In occasione del congresso sarà presentata la nuova edizione dell'annuario delle compagnie attive a livello regionale, completo di repertori e contatti.