Amatrice, solo latte dei produttori della zona
per il nuovo caseificio dei fratelli Petrucci
Sabato alle 12 l'inaugurazione/Le foto

Amatrice, solo latte dei produttori della zona per il nuovo caseificio dei fratelli Petrucci Sabato alle 12 l'inaugurazione/Le foto
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Venerdì 23 Ottobre 2015, 18:21 - Ultimo aggiornamento: 21:49

RIETI - Si è scomodato anche Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria Lazio, per vedere con i propri occhi e salutare con soddisfazione il gioiellino che i fratelli Petrucci di Rieti hanno creato ad Amatrice, frazione di Ponte Sommati.

Casari dal secolo scorso come amano definirsi, i fratelli Petrucci - che a Rieti producono formaggi e latticini di qualità nello stabilimento di via Ricci - ricchi del patrimonio culturale di un’arte tramandata per generazioni, hanno creato un’azienda moderna, garantendo prodotti di qualità costante, rispetto assoluto dell’igiene e della tracciabilità del prodotto e tempi di consegna assicurati.

PATRIMONIO DA ESPORTARE AD AMATRICE

Un’esperienza consolidata e una professionalità certificata che oggi i Petrucci fanno sbarcare ad Amatrice, dove questa mattina alle 12 verrà inaugurato il nuovo sito produttivo, al quale è stato dato il nome di «Caseifico storico di Amatrice».

Lo hanno insediato in un sito completamente ristrutturato - che per un tempo ha ospitato la Grifo Latte - ora dotato dei più sicuri macchinari, dove produrranno una vasta gamma di formaggi, con il pecorino di grotta fiore all’occhiello.

SOLO LATTE DI AMATRICE

Lo sarà, con tutta la gamma di prodotti, perché per realizzarlo i fratelli Petrucci useranno solo il latte dell’amatriciano, coinvolgendo tutti i produttori piccoli e grandi della zona, e sfruttando il clima dell’alto Velino e quel tasso di umidità necessario per conferire al pecorino sapore e profumo unici. Prima tappa di un percorso che, grazie alla spinta del presidente di Unindustria Rieti, Gianfranco Castelli, dovrà portare il pecorino dei fratelli Petrucci al riconoscimento della denominazione di origine controllata e garantita, unendolo agli altri prodotti che concorrono a fare dell’amatriciana il piatto più conosciuto al mondo.

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