Ferretti, anima del punk italiano

Ferretti, anima del punk italiano
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Martedì 29 Settembre 2015, 05:47
PORDENONE - (loma) Lontana negli anni l'ultima sua apparizione in regione, sia con i Csi che con i Per Grazia Ricevuta, si prepara a tornare in Friuli uno dei massimi esponenti della scena punk italiana (e non solo). Il 14 novembre Giovanni Lindo Ferretti approderà al Deposito di Pordenone con il suo "A cuor contento tour", che dal 2011 lo vede cantare i successi dei Cccp e Csi (oltre che del suo album solista Co.Dex.) riarrangiati con le batterie programmate, il violino, la chitarra e il basso dei due ex Ustmamò Ezio Bonicelli e Luca Alfonso Rossi che lo affiancano sul palco.
Uno spettacolo che rispetto ad altri progetti coltivati negli ultimi anni dall'artista emiliano ormai sessantaduenne, lo vede lasciare da parte il ruolo di narratore per far posto alle canzoni che dagli anni Ottanta al Duemila hanno segnato diverse generazioni di giovani, alcune delle quali non hanno avuto occasione, per ragioni anagrafiche, di vederlo esibirsi assieme ai compagni d'un tempo. Dall'amico Massimo Zamboni con cui fondò i Cccp tra Berlino e Reggio Emilia a Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli ed Eraldo Bernocchi, tutti autori delle musiche che hanno accompagnato i suoi testi.
Se Zamboni può essere considerato il cuore dei Cccp e dei Csi, di certo Ferretti ne è stato l'anima tormentata e complessa, capace di raccontare con le sue parole aspirazioni, incanti, disagi e delusioni di almeno vent'anni d'Italia. Da alcuni fan lo scioglimento del Consorzio Suonatori Indipendenti ufficializzato nel 2001 è stato vissuto quasi come un tradimento, non solo musicale, anche alla luce delle successive prese di posizione di Ferretti, che ha accentuato nella sua produzione artistica come anche nelle sue prese di posizione pubbliche la propria vena religiosa di forte matrice cattolica. Ritiratosi a Cerreto, sull'Appennino emiliano, dove alleva cavalli, con i concerti di "A cuor contento" Ferretti abbandona temporaneamente il proprio emeritaggio per rispolverare, aggiornata, l'anima punk che lo ha visto fare da padre artistico a gruppi come i Marlene Kuntz, Disciplinatha, Ustmamò, Yo Yo Mundi.
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