Una coltellata al fratello Chiesta perizia psichiatrica

1 Minuto di Lettura
Venerdì 25 Settembre 2015, 05:58
(lo.zo.) Il processo a suo carico si è aperto ieri, di fronte al giudice onorario Anna di Mascio. Il marocchino di 38 anni, Mohamed Fadil, è accusato di lesioni, comunque non gravi, e di minacce, per fatti che si sarebbero verificati il 10 giugno del 2012 a Badia Polesine. A monte di tutto, secondo questa ricostruzione dei fatti, una lite. In una prima fase l'imputato se la sarebbe presa, solo verbalmente, sia col fratello che con la compagna di lui, italiana. Avrebbe proferito minacce impugnando un coltello.
Il passo successivo sarebbe stato quello di ferire al collo il fratello, con lo stesso coltello, provocandogli una ferita giudicata guaribile in otto giorni. Nulla di troppo grave, per fortuna, tanto che il fratello, una volta terminate le visite mediche in ospedale a Rovigo, decise di non essere ricoverato neppure per un giorno: si prese la responsabilità di firmare e se ne tornò subito a casa.
Ieri, nel corso della prima udienza, la difesa, affidata all'avvocato Anna Osti, ha annunciato che richiederà una perizia psichiatrica per il proprio assistito, per verificare se sia in grado di intendere e di volere e di conseguenza, punibile o meno.
Tutti sviluppi comunque di là da venire, dal momento che la prima udienza, come sempre accade, si è risolta in un veloce passaggio di pochi minuti nel corso dei quali sono state espletate le formalità di rito e poco altro. Se ne riparlerà al prossimo passaggio in aula.
© riproduzione riservata