«Novembre decisivo per le nostre ambizioni»

«Novembre decisivo per le nostre ambizioni»
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Venerdì 31 Luglio 2015, 05:54
«Novembre sarà un mese chiave».
Nello scorrere il calendario della prossima serie A coach Carlo Recalcati si è fermato a inizio dicembre, ad attirare la sua attenzione non è stato né l'esordio a Bologna né l'avvio sulla carta più «morbido» con felsinei, Capo d'Orlando, Torino e Cremona.
«Ho guardato il filotto Sassari e Brindisi in trasferta, Reggio Emilia e Milano. E fra le prime due la trasferta a Valencia, dopo Milano avremo un'altra doppia esterna a Nancy e Charleroi. Il 6 dicembre Cantù. Novembre sarà mese cruciale. Poi ci sarà tempo, ma per la prima parte della nostra stagione e fare strada in Eurocup sarà un periodo chiave».
Il doppio impegno, che fino a metà dicembre vedrà l'Umana Reyer giocare due volte a settimana, andrà gestito ma non spaventa il tecnico che oggi, chiuso il suo camp a Reggio Calabria, sarà al Taliercio per fare il punto della situazione con staff e dirigenza.
«Per fortuna la prima parte di Eurocup è studiata in maniera intelligente, non ci sono trasferte lunghissime e tutte le città sono raggiungibili in aereo. Dovremo convivere coi viaggi e ne risentirà il lavoro settimanale, che andrà riprogrammato perché non ci sarà più la settimana tipo. Servirà organizzazione, ma per esperienza garantisco che ai giocatori piace più giocare partite che allenarsi. È peggio per gli allenatori».
Con quale spirito affronterete l'Eurocup?
«In qualsiasi competizione si parte pensando di vincere o provare ad arrivare fino in fondo. L'Eurocup sarà comunque un mezzo per essere più pronti in campionato e crescere in durezza mentale».
I roster si stanno definendo, che A ci aspetta?
«Milano ha cambiato tanto ma, anche se campione è Sassari, resta favorita. Anche i sardi hanno mutato pelle ma saranno sempre competitivi. Reggio non ha più Cinciarini. Una perdita pesante, al di là della bravura ha dato un'impronta ma la società ha scelto ancora due play italiani (Stefano Gentile e De Nicolao, ndr) dando continuità. Brindisi ha ambizioni».
E la Reyer che squadra sarà?
«Noi abbiamo cambiato dove ritenevamo fosse necessario. L'anno scorso siamo partiti da zero, confermando solo Peric. L'obiettivo erano i playoff ed essere protagonisti. Ora abbiamo il vantaggio di partire da una solida struttura con sette conferme e tre innesti, ritengo siamo migliorati. Mike Green lo inseguivamo già l'anno scorso, è il play giusto cui affidare le chiavi del nostro gioco e farà crescere Ruzzier che ha bisogno di guardarlo perché l'anno scorso aveva al fianco un regista anomalo come Stone. Owens è il tipo di giocatore che l'anno scorso non abbiamo mai avuto e che abbiamo cercato di sopperire in altri modi. Da Tonut mi aspetto voglia di emergere, vivacità e la giusta sfrontatezza».
Sempre in attesa di mister X in ala?
«Ci serve il giocatore giusto. Viggiano è stata l'ala titolare e ha dato ampie garanzie. Ora dobbiamo cercare l'elemento migliore in base alle nostre possibilità, se poi sarà ala pura, ala-guardia o ala che può giocare più sotto canestro vedremo. Di sicuro dovrà farci fare un altro salto di qualità».
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