MIGRANTI / 1
UNA DIFFICILE
PACE SOCIALE
Gli immigrati in maggioranza

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Lunedì 20 Luglio 2015, 05:13
MIGRANTI / 1
UNA DIFFICILE
PACE SOCIALE
Gli immigrati in maggioranza sono giovani maschi che arrivano da paesi dove non ci sono guerre, ma dove tuttavia si vive assai male. Quindi questa è gente che cerca solo di migliorare la propria esistenza senza però usare quelle vie legali necessarie per trasferirsi in altri paesi. Con l'occasione vorrei ricordare che molti nostri connazionali, vittime di terremoti e alluvioni o crisi finanziarie, sono costretti a vivere da anni in scomodi container, molti dormono in macchina o peggio ancora decidono di suicidarsi per mancanza d'aiuti. Mentre i clandestini una volta arrivati in Italia possono usufruire d'appartamenti o comode camere d'alberghi. Come è possibile parlare di pace sociale in un paese che non riesce mai a fare scelte equilibrate.
Ugo Doci

Mestre

MIGRANTI / 2
VADANO
IN PAESI ISLAMICI
Checché ne dica la maggior parte dei politici e degli organi di informazione l'immigrazione in Italia è un problema e anche grave, anche perché molti degli immigrati sono islamici, e in quanto tali depositari di una cultura che spesso si dimostra incompatibile con le nostre regole di convivenza civile. Ma allora, qualcuno mi spiega perché invece tutti costoro non scelgono di emigrare in Arabia Saudita, o in uno dei Paesi confinanti? Ricchissimi, e per di più anch'essi islamici.
Alberto Bellio

Paese (Tv)

MIGRANTI / 3
SFIDUCIA
NEI POLITICI
A Quinto di Treviso la gestione dell'immigrazione ha toccato davvero il minimo storico, con un pressapochismo ed un dilettantismo purtroppo tipicamente italiani. Cittadini già spesso in difficoltà che si vedono arrivare migranti di incerta provenienza, senza lavoro, che non si sa bene come potranno comportarsi. Cosa faranno durante il giorno, saranno onesti o tra loro ci saranno delinquenti vari?
Un prefetto chiaramente inadeguato poi ha mandato gli immigrati in una caserma dismessa: non poteva farlo prima, evitando così i disordini e le strumentalizzazioni? A monte c'è una assoluta sfiducia nella classe politica, per cui gli abitanti delle zone in cui vengono ammassati gli immigrati hanno paura di essere poi soli ad affrontare difficoltà economiche, microcriminalita', spaccio, talora prostituzione. Insomma un drammatico calo della qualità 'della vita. E' ovvio che il problema dell'immigrazione è e sarà la più grande emergenza per molti anni, è ovvio però che non può essere gestito da dilettanti. Qualsiasi errore aumenta il grado di intolleranza, allontana qualsiasi possibilità 'di integrazione, e dà 'fiato a gruppi di estrema destra,che non vedono l'ora di strumentalizzare le difficoltà'.
Mirka Rossetto

Francesco Sinisi