Ascoli, lascia il parroco del duomo
Don Riccitelli, 37 anni di battaglie

Ascoli, lascia il parroco del duomo Don Riccitelli, 37 anni di battaglie
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Venerdì 17 Luglio 2015, 19:53 - Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 08:28
ASCOLI - ​Cambio della guardia alla parrocchia del Duomo con don Angelo Ciancotti che prende il posto di monsignor Baldassarre Riccitelli che diventa rettore della chiesa di Santa Maria della Carità detta della Scopa. Abbandonare un incarico importante dopo ben 37 anni, lascia inevitabilmente un po’ di amaro in bocca, perché quasi 40 anni rappresentano un bel pezzo di vita in una persona. Ma Riccitelli non dimostra, almeno a parole, questo rammarico. “Non sono né dispiaciuto - dice - né rammaricato, anche perché vado in un ambiente più sereno e tranquillo. All’età di 75 anni un parroco deve rassegnare le dimissioni nelle mani del vescovo. Le avevo presentate già al compianto monsignor Silvano Montevecchi, che non le accettò. Questa volta, invece, le mie dimissioni sono state accolte. Ed è giusto che sia così”.

Sacerdote dal 1955 e parroco del Duomo dal 1978, restano memorabili le battaglie condotte da Riccitelli contro le manifestazioni in piazza Arringo, come quelle del “Fritto misto” e del mercato degli ambulanti. Nel 1999 si oppose con tutte le sue forze alla riapertura della piazza, voluta, allora, dai commercianti del centro storico, che presto fecero, però marcia indietro.

Tante battaglie e nessuna vittoria. Perché? “Il fatto - spiega monsignor Riccitelli - è che viviamo in una società consumistica in cui non c’è rispetto per le persone e per il luoghi artistici. Solo adesso se ne stanno accorgendo, ma speriamo che non sia troppo tardi. E’ vero, ho combattuto con tutte le mie forze per evitare quelli che considero degli scempi, ma la verità è che tutti i sindaci che si sono succeduti alla guida della città, non hanno fatto mai nulla per tutelare i beni artistici, come, appunto, la Cattedrale di Ascoli e il Battistero. I turisti, soprattutto, quelli stranieri, restavano esterrefatti nel vedere i beni artistici di piazza Arringo rovinati da queste brutture”.

Non c’è dubbio che 40 anni sono tanti, ma sono serviti anche a mettere mano alla Cattedrale. “Il Duomo - spiega monsignor Riccitelli - a partire dal 1966 è stato completamente trasformato, anche all’interno, con la sistemazione della cripta di Sant’Emidio e la ristrutturazione dell’organo ottocentesco del Paci. Lavori voluti con forza dal vescovo Morgante e che hanno cambiato il volto della Cattedrale, facendola diventare uno dei tesori storici ed architettonici della città. Quello che, invece, mi dispiace, è vedere la spinta religiosa di Ascoli che si è un po’ affievolita. Ad esempio, le messe non sono più partecipate come un tempo. Cosa lascio dopo 38 anni? Il mio impegno e la mia onestà, che sono stati il faro della mia missione di parroco".
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