Il cinema a pedali da Roma al Senegal, la curiosa impresa di un 29enne francese

Il cinema a pedali da Roma al Senegal, la curiosa impresa di un 29enne francese
di Cristina Montagnaro
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Lunedì 8 Giugno 2015, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 19:57

Energia dai pannelli fotovoltaici, dai mulini a vento o anche dalla legna degli alberi, questa volta invece proviene dalla forza delle gambe e dalla bicicletta. Pedalando nel rispetto dell’ambiente. Perché allora non sfruttarla per portare il cinema agli spettatori? Così l’energia delle gambe viene trasformata in film, pellicole di animazione, cortometraggi o documentari sui temi ambientali.


A realizzare questa idea è un ragazzo laureato in grafic design di 29 anni, Vincent Hanrion, francese, che ha fondato l’associazione Ciné-cyclo, il cinema a pedali, che porta film e cortometraggi in giro per il mondo per far conoscere i temi ambientali.

L’associazione è attiva in Canada, Spagna in Senegal e in Italia. E tra poco partirà per il Senegal, dove sta organizzando un tour di villaggio in villaggio, “tremila chilometri dal 15 novembre al 1 giugno”.

Per allenare le gambe lo sportivo ha compiuto il viaggio da Roma a Catania, dove in sella ad una Graziella lilla ha percorso 1000 chilometri passando per diverse tappe e far conoscere il suo progetto: il cinema a pedali. Ed allora ha macinato chilometri passando per Napoli, Pompei, Reggio Calabria, Paola, Scilla, e infine la Sicilia, attraversandoTaormina fino ai paesini alle pendici dell’Etna, come Piedimonte Etneo.

“La parte bella di viaggiare in bicicletta è quella di conoscere tante persone diverse tra loro che si fermano perché sono incuriositi, e nello stesso tempo la bike è un mezzo di trasporto silenzioso, non costoso, perché non c’è bisogno di benzina, facile da sistemare se si dovesse rompere e si può mettere facilmente su una nave, treno, macchina o aereo” spiega Hanrion.

Il Ciné-cyclo è una cargo-bike, dove il bagaglio consiste nei materiali che servono per la proiezione: proiettore e schermo. Una volta arrivato nei villaggi l’atleta fisserà la bicicletta e il pubblico potrà partecipare pedalando e trasformare così il sudore in elettricità, attraverso un generatore che si trova dietro la ruota. Ed è così che pedalando inizierà la visione del film.

E proprio in Africa, in Senegal ha compiuto un viaggio di tre mesi, nel quale ha fatto conoscere il proprio progetto, che unisce il cinema e la bicicletta. E proprio a Dakar tornerà per dare inizio al tour del cinema a pedali.

Per ora il progetto è stato finanziato grazie ai premi vinti nei viaggi avventura e all’ aiuto dell’ambasciata Francese e Spagnola; da settembre ci sarà anche una raccolta fondi online. E’ aperta anche ai privati, per finanziare una proiezione servono 200 euro. Per chi volesse saperne di più può visitare il sito www.cinecyclo.com o la pagina facebook.