Il Piano QE della BCE finisce nel mirino dell'Alta Corte tedesca

Il Piano QE della BCE finisce nel mirino dell'Alta Corte tedesca
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Lunedì 8 Giugno 2015, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 19:55
(Teleborsa) - Dopo lo “scudo anti-Spread”, finisce sul tavolo della corte costituzionale tedesca anche il Piano di Quantitative Easing, varato dalla BCE a fine gennaio ed entrato in operatività dai primi di marzo.


A dare impulso all'iter dinanzi all'Alta Corte tedesca sono stati tre ricorsi privati, secondo i quali, il piano in questione sarebbe “scandalosamente peggio” del programma OMT, noto come “scudo antispread”. Su quest'ultimo la Corte tedesca si è già espressa in modo critico, rimettendo la questione alla Corte di Giustizia europea che, invece, ne ha sancito la compatibilità con i trattati europei.

Secondo i ricorrenti, la BCE si sarebbe spinta in “territorio politico”, ruolo che non le compete e che non è parte del suo mandato. Il cavillo anche questa volta sarebbe di legittimazione, in quanto né il parlamento tedesco né il Bundestag o la Bundesbank avrebbero mai dato mandato alla BCE di condurre tali operazioni, che comportano un esborso monetario.

I tempi di una decisione, in realtà, sono piuttosto lunghi, giacché tale causa sarebbe discussa al più presto a settembre 2016, quando il Piano QE avrà ormai esplicato tutti i suoi effetti sui mercati e sull'economia.
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