Appia, mazzetta a Ranon: processatelo

2 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Giugno 2015, 05:47
Abuso d'ufficio e concussione le pesanti accuse mosse dalla procura di Belluno contro il direttore dell'Appia di Belluno, Maurizio Ranon.
Francesco Saverio Pavone, procuratore e titolare dell'inchiesta, ne ha chiesto il rinvio a giudizio.
I fatti risalgono al 2010 e vedono indagato Ranon nella sua duplice veste di direttore dell'Appia e membro del consiglio di amministrazione della Camera di Commercio di Belluno.
Per ora tace il legale, l'avvocato Antonio Prade, ma il palinsenso difensivo sarebbe già pronto per minare quello accusatorio.
Secondo il teorema della Procura, Ranon, in un'imprecisata data del 2010, nella sua veste di membro del Cda dell'ente camerale, avrebbe votato un provvedimento con il quale assegnava all'Appia, di cui era ed è direttore, un finanziamento di 45 mila euro per la realizzazione di un manuale di monitoraggio per le ditte associate. Visto che il provvedimento andava a vantaggio dell'ente privato da lui diretto, Ranon avrebbe dovuto invece astenersi.
Sul fronte della concussione, invece, l'indagato, prima ancora che il finanziamento a favore dell'Appia fosse stato deliberato, ma di cui era evidentemente a conoscenza proprio per il suo ruolo nel Cda (da qui l'abuso d'ufficio), avrebbe promesso all'imprenditore Gianfranco Buonanno, di Latisana (Udine), di affidargli il lavoro per la realizzazione del manuale, in cambio si sarebbe fatto promettere unma somma di 3600 euro, in nero, da versare in tre tranche di 1200 euro ciascuna.
Accuse pesantissime contro le quali la difesa dovrebbe poter provare che Ranon non votò quella delibera di finanziamento, intaccando invece l'accusa di concussione con il fatto che l'Appia è un ente di diritto privato. Le indagini sul delicato caso sono state compiute dal Reparto Operativo dei carabinieri di Belluno, su delega della Procura.
Resta il fatto che Ranon è persona che gode di ampia fiducia nel mondo dell'impresa bellunese, mai incappato prima d'ora in inchieste giudiziarie.
Resta da capire che e cosa si muova dietro a questa indagine.