Il mistero Korablin s'infittisce e le nubi non accennano a diradarsi sopra il Venezia.

2 Minuti di Lettura
Lunedì 1 Giugno 2015, 05:57
Il mistero Korablin s'infittisce e le nubi non accennano a diradarsi sopra il Venezia. Le tre settimane trascorse dalla fine del campionato sono state totalmente sprecate e hanno lasciato ferme le certezze in casa arancioneroverde, dove per tanti problemi al momento continua a non intravvedersi alcuna soluzione. Tutto e tutti pendono dalle labbra di Yury Korablin, il quale a causa di problemi di salute aveva saltato l'assemblea dei soci di dieci giorni fa, tanto che circa il suo ritorno in città (dove manca da febbraio) non ci sono notizie certe. Mentre il collegio sindacale deve ancora pronunciarsi - almeno ufficialmente - circa le eventuali azioni che potrebbe intraprendere a tutela dei creditori, le casse del club di via Torino continuano ad essere vuote e a necessitare di una rapida iniezione di liquidità. Da coprire c'è un disavanzo di circa un milione di euro, cifra comprensiva sia della cifra da versare per pagare i contributi non versati sugli stipendi (pagati) di settembre-dicembre, sia gli emolumenti dovuti ai giocatori per le mensilità di marzo e aprile. Senza scordare poi i crediti vantati dai fornitori che si aggirerebbero sui 500mila euro. In questa situazione impossibile prevedere se e quanti euro Korablin metterà a disposizione come budget per il prossimo campionato, dopo averne previsti un paio per la stagione ormai conclusa.
«Dal presidente non abbiamo avuto notizie, nessun contatto nemmeno col collegio sindacale che sta ancora facendo le sue valutazioni dopo l'assemblea dei soci andata deserta - aveva spiegato venerdì il dg Dante Scibilia - Per fortuna alle società è stato dato più tempo per pagare innanzitutto l'Iva, che scadeva il 1. giugno: entro quella data (oggi, ndr.) basterà comunicare l'importo alla Covisoc, dopodiché per il pagamento vero e proprio ci sarà tempo sino a fine mese. Continuiamo ad aspettare il presidente».
Ad ogni modo entro il 25 giugno le società dovranno pagare gli stipendi di marzo-aprile ed entro il 30 giugno, assieme alla domanda d'iscrizione e alla fideiussione da 400mila euro, occorrerà attestare «l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps».
© riproduzione riservata