Territorio umiliato, ora pressing a Roma in piazza nel Salento

di Claudio SCAMARDELLA
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Venerdì 25 Settembre 2015, 22:54 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 09:45
Un altro schiaffo, un'altra umiliazione, un altro inaccettabile e censurabile atteggiamento di sfida. Verso la Regione e il suo governo, verso un territorio e la sua comunità, verso le istituzioni locali e chi le rappresenta. La decisione dei vertici del gruppo Fs di annullare all'ultimo momento l'incontro con il presidente Emiliano, fissato per ieri (già in netto ritardo rispetto alla richiesta), non è soltanto una scortesia istituzionale, goffamente motivata con le audizioni previste il 29 settembre in Parlamento. È di più. Un'offesa all'intera comunità di cittadini che, in modo civile e composto, ha fatto sentire in queste settimane la sua voce per contestare l'ingiusta esclusione del Salento dal ripristino del Frecciarossa nei collegamenti con Milano, e che aspettava una risposta - un sì o un no - dall'incontro di ieri.



Ed è un'offesa all'affollata assemblea di sindaci in fascia tricolore, convocata ieri mattina dal presidente della Provincia di Lecce, con la partecipazione di eurodeputati e parlamentari di tutti gli schieramenti, assessori e consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, dirigenti di partito e rappresentanti delle forze sociali.

E allora, sì, è proprio il momento di arrabbiarsi. Arrabbiarsi davvero, come è stato detto ieri nell'assemblea dei sindaci dall'eurodeputato Raffaele Fitto. E' il momento che la rappresentanza parlamentare organizzi già da lunedì mattina, anche attraverso forme clamorose, una pressione forte, chiara e unitaria a Roma perché intervenga direttamente Palazzo Chigi e mantenga le promesse fatte dal sottosegretario De Vincenti alla Fiera del Levante. Ed è il momento, qui nel Salento, di alzare il livello della mobilitazione e della protesta. Abbiamo raccolto ventimila firme in venti giorni. C’è un convincente documento approvato all’unanimità dall’assemblea dei sindaci. Ora occorre andare oltre. È necessario, se non si uscirà in tempi brevissimi dallo stallo, anche scendere in piazza la prossima settimana a Lecce, in migliaia e migliaia, per una grande manifestazione di popolo capace di far arrivare a Roma le ragioni di un territorio ingiustamente penalizzato.



Ormai è chiaro che questa del Frecciarossa sta diventando - per gli evidenti risvolti politici e, soprattutto, per la riaffermazione una volta e per tutte della centralità del Salento nei progetti di sviluppo della Puglia e del Sud - la battaglia delle battaglie. Sul cui esito restiamo ancora oggi ottimisti. Per un motivo semplice: le ragioni del Salento sono molto più forti dell’arroccamento dei vertici del gruppo Fs. E le ragioni, alla fine, prevalgono sempre. A patto che si continui a combattere. Perciò, è il momento di non mollare. È il momento di spalancare altre porte di altri Palazzi. Noi, ancora una volta, ci siamo.

Claudio Scamardella