Carne? No grazie. Prende il via
la settimana dedicata ai vegetariani

Angelina Jolie
Angelina Jolie
di Leda CESARI
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Venerdì 1 Ottobre 2010, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 13:28
LECCE (1 ottobre) - Che differenza c’ tra un cane e un vitello? Nessuna, dal punto di vista etico: sono entrambe creature viventi. Ma perch allora inorridiamo se sentiamo parlare di Paesi in cui arrivano in tavola i migliori amici dell’uomo (da parte loro, almeno, sempre cos), e non ci turba per nulla l’idea di nutrirci invece di mucche e maiali, conigli e galline?


Una risposta inoppugnabile e convincente a questa domanda, a ben vedere, non ce l’ha nessuno. Forse perché, come sostengono i vegetariani e i vegani (questi ultimi coloro che non mangiano neanche i prodotti degli animali, cioè latte e uova), una risposta inoppugnabile e convincente a questa domanda non è data: non c’è nessuna differenza, in termini di diritto ad esistere tout court, tra un cane e un vitello. Tranne la solita considerazione, tutta antropocentrica e utilitaristica, che il primo ama (sempre) ed è riamato (quasi sempre) dall’uomo. Ma può bastare, per eliminare alla radice tutti i dubbi sul diritto tutto umano di potersi nutrire di tutte le altre creature viventi?

I vegetariani insistono: proprio no. Ed infatti quella che si apre oggi è la Settimana Vegetariana Mondiale, organizzata in molte città del pianeta proprio per spiegare a quanti non hanno mai riflettuto sul problema, la bellezza e la giustezza della scelta di non nutrirsi di carne e derivati. Un’opzione etica, ma non solo – spiega la dottoressa Mimì Caroli, biologa nutrizionista e vegetariana convinta: «E’ indispensabile che la gente cominci a capire che con un’alimentazione a base vegetale si possono ridurre i problemi che un’alimentazione ricca di carne, latte e altri prodotti animali causa alla salute, all’ambiente, agli animali e alla società in generale».



Una scelta di date non casuale:
la settimana che si apre oggi, infatti, include varie ricorrenze associate alla scelta vegetariana (e vegana), tra cui la Giornata della Non-Violenza (2 ottobre), e la Giornata Internazionale per gli Animali (4 ottobre), coincidente con il giorno della festa di San Francesco, patrono degli animali. Perché essere vegetariani significa non uccidere creature viventi, contribuire alla riduzione degli allevamenti, e dunque al loro impatto devastante sull’ambiente e sulla fame nel mondo. Poi, ancora – il che non guasta – imprimere una svolta positiva e sostanziale al proprio equilibrio psicofisico, posto che il consumo di alimenti di origine animale provoca tutte quelle malattie cosiddette del benessere (obesità, colesterolo, ipertensione, fino al cancro).
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