Brindisi, i camion carichi di rifiuti bloccati per ore a Formica

Brindisi, i camion carichi di rifiuti bloccati per ore a Formica
di S.Gio.
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Mercoledì 28 Ottobre 2015, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 16:53

Sembrava dovesse scoppiare il finimondo da un momento all’altro, per qualche istante si è temuto che la monnezza tornasse ad ingolfare le strade della città con Formica che puntava i piedi indisposta a ricevere i rifiuti provenienti dall’impianto di compostaggio gestito (ancora per poco, probabilmente) da Nubile. E invece no, tutto è rientrato per fortuna e per buona volontà degli attori in campo nel giro di poche ore, alle dodici di ieri i camion di Ecologica pugliese hanno sversato la spazzatura nel ventre di Formica e domani è un altro giorno. Ma l’episodio dimostra, semmai qualcuno avesse dubbi, che l’emergenza non è affatto rientrata.

Insomma, si è rischiato il dejà vu. Le cronache di ieri mattina parlano di mezzi pesanti carichi di rifiuti trattati da Nubile e di un omino che, alle porte della discarica Formica si rifiuta di riceverli visto che l’ordinanza firmata dal presidente Maurizio Bruno è scaduta ormai da un pezzo. Quella ordinanza prevedeva che la spazzatura fosse ricevuta malgrado le perplessità manifestate da Formica, a causa dell’indice respirometrico oltre la soglia di tolleranza prevista dalla legge. È questo il dettaglio che ha creato l’empasse l’ultima volta. Ma ieri Nubile sembra essere arrivata con le carte in regola.

Visto che da giorni molti comuni sversano i propri rifiuti nell’impianto di Massafra, Nubile riesce a trattare i rifiuti come si deve senza dover sopportare un supercarico, in un impianto che evidentemente fa assai fatica e che avrebbe bisogno urgente di manutenzione (ordinaria). I documenti esibiti da Ecologica per conto di Nubile, analisi di laboratorio con tanto di regolarità certificata, non sono bastati a Formica che ha chiesto di fare delle contro-analisi per conto proprio. Tutto legittimo, per carità. Anche se in questa storia vale la parabola della pagliuzza nell’occhio del prossimo e della trave nel proprio.

A questo punto è intervenuto il sindaco Mimmo Consales a dirimere la controversia d’autorità. Il primo cittadino si è recato presso l’impianto sulla provinciale per San Vito dei Normanni, al fianco dell’assessore Antonio Monetti e del dirigente Fabio Lacinio. Ha ascoltato le ragioni di Formica, ha fatto presente che le contro-analisi avrebbero richiesto cinque giorni di lavoro in laboratorio e che nel frattempo si sarebbe rischiato di ritrovarsi nuovamente nella… spazzatura fino al collo. “Ho chiesto all’ingegnere Marcello Caramuscio di contattare il titolare, Vincenzo Fiorillo, con il quale ho parlato spiegando che nell’attesa dei risultati delle analisi avrebbero dovuto accogliere i rifiuti per scongiurare ulteriori emergenze, io mi sono accollato personalmente le responsabilità. Con pari senso di responsabilità dall’altra parte mi è stato risposto che non avrebbero detto di no a una richiesta esplicita del sindaco”. Così, almeno per ieri, è passata la paura. A mezzogiorno la situazione si è sbloccata.

Ma è del tutto evidente che si naviga a vista. C’è da capire che fare con la Nubile, se licenziarla oppure no. Come rimettere a norma gli impianti, di modo che la Procura per esempio rimuova i sigilli. Ci vuole qualche milione per la manutenzione e poi bisognerà procedere al revamping. Nel frattempo bisognerà capire se Formica chiude oppure no, visto che l’Arpa parla di falda inquinata. E se sarà necessario sversare i rifiuti a Statte oltre che a Massafra, fino a quando Brindisi e provincia non saranno in grado di gestire in autonomia il ciclo dei rifiuti. Insomma, fino a quando la Regione, il commissario delegato all’Oga Michele Emiliano e il braccio armato dei sub-commissari non sbroglieranno la matassa, l’emergenza resta tal quale come i rifiuti di una volta, quando non esisteva la differenziata.

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