Ilva, il giudice di Milano ammette le prime 200 domande dei creditori

Ilva, il giudice di Milano ammette le prime 200 domande dei creditori
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Venerdì 27 Novembre 2015, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 15:48

MILANO, 27 NOV - Con l'esame e l'ammissione delle prime domande di insinuazione al passivo da parte di 200 dipendenti si è chiusa, davanti al giudice fallimentare Caterina Macchi, la prima delle molte tranche dell'adunanza dei 17.462 mila creditori di Ilva, il colosso siderurgico in amministrazione straordinaria.



Il procedimento, il primo in Italia che su questa materia si sta celebrando esclusivamente per via telematica, dovrà esaminare da oggi fino al prossimo febbraio le 11.337 domande che sono state valutate come ammissibili dai commissari Piero Gnudi, Corrado Carrubba (oggi presenti in aula) e il prof. Enrico Laghi. E per far ciò il giudice ha fissato udienze - una venerdì prossimo, e a partire da dicembre e per tre mesi, ogni mercoledì e venerdì - nelle quali verranno trattate le posizioni almeno di 200 creditori se non di più di quelle che hanno già ricevuto il via libera.

Le oltre seimila domande residue verranno analizzate dal giudice in seguito ed entro la fine di marzo. L'udienza di stamani, come ha spiegato davanti a microfoni e taccuini, Corrado Carrubba è "fondamentale" per l'individuazione dei creditori privilegiati e chirografari. Quanto alla decisione del Tribunale federale di Bellinzona che ha negato il rientro in Italia di 1,2 miliardi di euro sequestrati più di due anni fa in una delle inchieste milanesi sulla gestione dell'Ilva, il commissario ha affermato che "è un problema" anche se il gruppo di Taranto andrà avanti con la bonifica ambientale e messa in sicurezza in quanto i soldi sono stati anticipati con la legge di stabilità.

Il procedimento fallimentare per numero di creditori è il più grande mai celebrato in Italia. Le domande di insinuazione al passivo arrivate sulla scrivania del giudice Macchi le scorse settimane sono state in tutto 17.462 ma i commissari dell'Ilva ne hanno ritenute ammissibili 11.337. A ciascuno di questi creditori è stata fatta dai commissari una proposta di pagamento. Proposta che sarà discussa, nel caso in cui ci dovessero essere contestazioni, o ratificata proprio nelle udienze fissate fino al prossimo febbraio. Lo scorso 30 gennaio il Tribunale fallimentare di Milano aveva dichiarato lo stato di insolvenza del gruppo di Taranto in seguito messo in amministrazione straordinaria.

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