Emma Marrone riparte da “Adesso”: «Ho scritto un brano per le persone che amo»

Emma Marrone riparte da “Adesso”: «Ho scritto un brano per le persone che amo»
di Ilaria MARINACI
4 Minuti di Lettura
Venerdì 27 Novembre 2015, 16:09

Un’istantanea che fotografa quello che Emma è oggi. Non fissata su pellicola, però, ma nelle tredici tracce che compongono “Adesso”, il nuovo album della cantante salentina che esce oggi nei negozi di dischi e sugli store digitali. Un album che la vede protagonista non solo come interprete ma anche come produttrice (insieme a Luca Mattioni) e come autrice di alcuni brani.

Uno, soprattutto, è tutto suo ed è quello che dà il titolo all’intero lavoro “Adesso (Ti voglio bene)”, una dichiarazione d’amore per tutti quelli che contano in questo momento nella vita della 31enne originaria di Aradeo. Fra gli altri pezzi, spicca “Facciamola più semplice”, testo e musiche firmati Giuliano Sangiorgi. Ed è la prima volta che i due artisti salentini collaborano. Intanto, in attesa di un tour nei palasport che partirà solo dopo l’estate, la vincitrice dell’edizione 2010 di “Amici” di Maria De Filippi sarà martedì prossimo al Centro Commerciale di Casamassima per incontrare i fan.



Emma, per chi è la dichiarazione d’amore contenuta nella traccia che dà il titolo all’album?
«È l’unica canzone interamente scritta e composta da me, mentre le altre sono in collaborazione con altri autori. La dedico non a una sola persona, ma a tutte quelle a cui voglio bene veramente e che vedo poco per via della distanza e della vita che faccio. Mi sono fatta un esame di coscienza e mi sono resa conto che a mia madre e a mio padre un “ti voglio bene” ogni tanto lo devo dire, anche a costo poi di scoppiare in lacrime».

La canzone scritta da Sangiorgi, invece, è nata dopo la carbonara di mare che avete mangiato insieme un anno fa, postata poi su Twitter?
«Non so quando Giuliano l’ha scritta, so solo che un pomeriggio mi ha chiamata e mi ha detto di controllare la mail perché mi aveva mandato un pezzo che aveva scritto per me, aggiungendo “Se ti fa schifo, dimmelo che tanto non mi offendo”. L’ho ascoltata, l’ho richiamato e gli ho detto che non mi faceva schifo per niente e che me la sarei tenuta per inserirla nel disco. Quindi, è stata una cosa semplice proprio come dice il titolo del brano».

Brano che parla della fine di una storia d’amore...
«Una storia che finisce in una maniera onesta e gentile, per la serie stringiamoci la mano, diamoci un abbraccio e facciamola finire così. Non tutte le storie devono chiudersi per forza con i piatti che volano».

Nell’album c’è anche un pezzo scritto per te da due autori salentini, Nicco e Carlo Verrienti, dopo averti vista in concerto a Gallipoli. Un ritratto in cui ti sei riconosciuta?
«Sì, hanno avuto un’attenzione particolare nell’utilizzo delle parole, è stato come se mi avessero cucito addosso un abito da sera bellissimo, ma anche umano e veritiero. È anche la visione che io ho di me stessa».

“Per questo paese” è un inno di speranza per l’Italia?
«È un brano non politico, ma sociale, che sprona tutti ad amare e a rispettare un po’ di più questo paese, partendo dal presupposto che i primi a dover cambiare le cose siamo noi».

Qualcuno sui social ha ventilato la possibilità che tu possa tornare come coach ad “Amici”. È vero?
«Dico sempre che le cose sono vere solo quando escono dai miei social. Prima di quel momento, restano solo voci».

Come ti sei trovata a dar voce alla principessa Jasmine in duetto con Antonino nel cd che ripropone le colonne sonore Disney?
«La mia è una principessa un po’ più guerriera. Devo dire che è stata un’esperienza bellissima perché ritengo Antonino una delle migliori voci italiane in questo momento».

A proposito di principesse guerriere, hai preso parte anche tu all’ultimo album di duetti di Loredana Bertè, che è stata tua ospite l’anno scorso nel concerto a Gallipoli. Cosa ti lega a questa artista?
«Siamo amiche, siamo confidenti, lei scherzando dice che è la mia mamma rock. Ci vogliamo davvero molto bene e cantare nel disco di un’artista così moderna, che ha fatto la storia della musica italiana al femminile, aprendo la strada a quelle come me che sono venute dopo, è stato un onore».