Violenze e minacce ai bimbi: arrestate quattro maestre

Violenze e minacce ai bimbi: arrestate quattro maestre
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Sabato 15 Aprile 2017, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 13:29
Il primo sentore di un malessere si era avvertito con l'esodo insolito verso istituti di paesi limitrofi verificatosi all'inizio dell'anno scolastico in corso. Ma le indagini su un nuovo caso di maltrattamenti in una scuola, la primaria presso l'istituto comprensivo Paolo Roseti di Biccari, in provincia di Foggia, sono partite dalla denuncia presentata, nell'ottobre scorso dal padre di un alunno della classe quarta elementare, nei confronti di una sola maestra. Grazie alle indagini condotte i carabinieri della Compagnia di Lucera hanno eseguito stamane un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia, che dispone la misura degli arresti domiciliari a carico di quattro insegnanti della scuola primaria, ritenute responsabili, a vario titolo, del reato di maltrattamento di minori all'interno di un istituto di formazione. Il provvedimento giunge all'esito di una complessa attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Biccari dalla fine del 2016 a marzo 2017.

Le indagini si sono sviluppate in due fasi: la prima, caratterizzata dall’acquisizione di informazioni testimoniali (15 persone tra insegnanti e altri genitori); la seconda con l’ausilio di telecamere posizionate all’interno di un’aula ove venivano svolte le lezioni.E grazie ai filmati è stata ricostruita una vera e propria epidemia di maltratamenti: infatti, durante lo svolgimento di un’ora di supplenza nella classe IV, è stata rilevata la presenza di un’altra insegnante che ha fin da subito adottato condotte molto gravi nei confronti dei bambini, tali da rendere necessaria l’installazione di un’ulteriore videocamera all’interno dell’aula utilizzata dagli alunni della classe seconda elementare. In questa maniera sono state documentate le violenze usate anche dalle altre indagate nei confronti dei piccoli loro affidati, spingendo gli investigatori a concludere le attività il più velocemente possibile per porre finalmente termine a una situazione anche ai loro occhi ormai intollerabile.

Umiliazioni e violenze nei confronti dei bimbi: "Fai schifo"
Diversi sono stati gli episodi documentati, oltre che di violenze fisiche anche di  quelle psicologiche: i bambini venivano derisi per le loro caratteristiche fisiche (un bimbo è stato costretto a dire “Io sono basso e bugiardo” di fronte ai propri compagni), costantemente mortificati (sono state utilizzate espressioni del tipo “Fai schifo!”, “Hai il cuore cattivo!”) e minacciati anche con l’utilizzo di aste in legno.
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