Omicidio San Severo, spunta un testimone oculare. La tesi del presunto colpevole: «Non volevo»

Omicidio San Severo, spunta un testimone oculare. La tesi del presunto colpevole: «Non volevo»
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Martedì 19 Luglio 2022, 07:34 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 11:47

Un ragazzo di 17 anni, Francesco Pio D'Augelli, è morto dopo essere stato accoltellato all'addome a San Severo (Foggia). Il delitto è stato compiuto in via Lucera, vicino a casa della vittima, in via Lucera angolo via Ferrini. E attorno alle 13 di ieri si è costituito il 15enne ritenuto il presunto assassino. Gli investigatori della Squadra mobile erano già sulle sue tracce subito dopo il delitto. Davanti alla Questura di Foggia ci sono stati momenti di tensione tra il padre e alcuni parenti del presunto assassino che hanno inveito anche contro i giornalisti presenti.

Dietro il delitto si nasconderebbero motivi passionali: pare la gelosia per una ragazzina, fidanzata del 17enne.

Trovato riverso sull'asfalto

A quanto si apprende il 15enne e la vittima avrebbero avuto un litigio già sabato scorso.

In quella circostanza il presunto assassino avrebbe minacciato di morte il 17enne. Poi ieri sera i due si sarebbero affrontati ancora. Francesco Pio D'Augelli, dopo aver ricevuto la coltellata al fianco, ha percorso qualche decina di metri prima di accasciarsi al suolo. Sono stati alcuni passanti ad allertare i soccorsi, ma la vittima è arrivata in ospedale già priva di vita. Sono ancora in corso le ricerche dell'arma del delitto

Lo strazio del padre: ucciso un innocente

«Hanno ammazzato un ragazzo per bene, un grande lavoratore. Hanno ammazzato mio figlio, un innocente». Sono le poche parole pronunciate da Americo D'Augelli, padre di Francesco. All'obitorio anche la fidanzatina della vittima, una coetanea di 17 anni. Stringe tra le mani il peluche regalatole da Francesco: «Devo comprare le fedine che voleva Francesco» ripete tra le lacrime. 

Il nonno della vittima: sabato le prime minacce

«L'assassino dava fastidio alla fidanzata di mio nipote. Lo aveva già minacciato». È il racconto di Severino, nonno materno di Francesco Pio D'Augelli. «Già sabato sera - racconta ancora il nonno - c'era stato un diverbio tra i due ragazzini». Poi l'uomo descrive il nipote: «Era un bravissimo ragazzo. Tutti i giorni si alzava alle 5 del mattino per andare a lavorare con il padre carpentiere. San Severo - conclude l'uomo - è diventata pericolosa. Non si può più vivere».

L'interrogatorio: «Non volevo ucciderlo»

«Ieri sera Francesco mi ha sferrato due pugni al volto, io ho afferrato il coltello che avevo e l'ho brandito, lui si è avvicinato a me ed rimasto ferito ad un fianco. Non volevo ucciderlo». È questo, in sintesi, quanto ha detto in due ore di interrogatorio il 15enne indagato per l'omicidio di Francesco Pio D'Augelli, il 17enne morto in seguito ad una una coltellata al fianco ieri sera in via Lucera a San Severo, in provincia di Foggia. Il quindicenne, alla presenza del suo legale, ha risposto alle domande del pm del Tribunale per i minorenni di Bari, fornendo la sua versione dei fatti. Il ragazzino ha dichiarato di conoscere sia la vittima che la fidanzatina del 17enne, quest'ultima contattata sui social sette mesi fa. A quanto si apprende tra la ragazzina e il 15enne ci sarebbe stato anche qualche scambio di messaggi.

Spunta il testimone

C'è un testimone oculare che avrebbe assistito all'omicidio di Francesco Pio D'Augelli, il 17enne ucciso con una coltellata lunedì sera a San Severo (Foggia) da un 15enne che nella mattinata di ieri si è costituito in questura. È stato lo stesso indagato a farne il nome nel corso dell'interrogatorio tenutosi martedì pomeriggio davanti al Pm del tribunale per i minorenni di Bari. Circostanza emersa anche attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sicurezza della zona. Quando è stato ascoltato dagli inquirenti, il 15enne ha subito precisato di aver agito per difendersi. È stato emesso nei suoi confronti un provvedimento di fermo con l'accusa di omicidio volontario. Ora si trova rinchiuso nel carcere minorile di Bari. Intanto potrebbe essere conferito già nella giornata di oggi l'incarico per eseguire l'autopsia sul cadavere di Francesco Pio D'Augelli. Da un primo esame sembra che il 17enne sia stato raggiunto da una sola coltellata al fianco. Lunedì sera la vittima - emerge dalle indagini - ha contattato telefonicamente il 15enne per fissare un appuntamento con lui e chiarire i contorni di quello scambio di messaggi intercorso proprio tra l'indagato e la fidanzatina della vittima avvenuto qualche mese prima attraverso i social. All'appuntamento Francesco si è recato da solo, mentre il 15enne in via Lucera è arrivato in sella ad uno scooter accompagnato da un suo coetaneo (risultato totalmente estraneo alla vicenda). Poi i due avrebbero litigato e il 17enne avrebbe colpito al volto il 15enne. A quel punto il reo confesso avrebbe estratto il coltello (acquistato su internet) che avrebbe brandito solo per allontanare la vittima. Dopo averlo - a suo dire - colpito inavvertitamente al fianco si è allontanato ma non pensava di averlo ucciso. Al momento del foto segnalamento sono state riprese anche le ferite al labbro e all'occhio che il minorenne sostiene essere conseguenze dei due pugni sferrati proprio da D'Augelli. L'indagato ha riferito di aver agito per legittima difesa ma il Pm gli ha spiegato che essersi presentato all'appuntamento armato di coltello è sostanzialmente l'accettazione di una sfida pertanto dal punto di vista giuridico non sussiste il concetto di legittima difesa.

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