Reperti archeologici nascosti in una lavanderia industriale nel Foggiano. C'era anche della droga. Due denunce

Reperti archeologici nascosti in una lavanderia industriale nel Foggiano. C'era anche della droga. Due denunce
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Lunedì 11 Ottobre 2021, 20:51 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:46

Erano nascosti sotto una pila di tovaglie all'interno di una lavanderia industriale di San Severo, in provincia di Foggia. Si tratta di 24 reperti archeologici risalenti al IV secolo avanti Cristo. A ritrovarli, i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di San Severo coadiuvati dalla Compagnia di Intervento Operativo di Bari. I militari a seguito di una perquisizione avvenuta all'interno della lavanderia hanno rinvenuto anche 250 grammi di marijuana e il materiale necessario per il confezionamento della droga. Due denunce: spaccio e ricettazione.

La perquisizione da parte dei carabinieri e la scoperta

I militari avevano avuto notizia di un uomo dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, per questo hanno eseguito la perquisizione all'interno della lavanderia industriale nella zona Pip di San Severo. Durante le operazioni i carabinieri hanno rinvenuto oltre 250 grammi di marijuana, bilancini di precisione elettronici, materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente e denaro contante, chiaro indice della sua riconducibilità ad attività di spaccio.

Ma la scoperta più interessante è stata quella del ritrovamento, sotto una pila di tovaglie, di una cassetta in plastica contenente reperti archeologici: diverse fibule in bronzo, utilizzate per chiudere i mantelli, e ben 24 pezzi tra coppe, ciotole e vasi.

Il materiale, esaminato dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Bat e Foggia, è stato riconosciuto appartenere ai Dauni, antica popolazione vissuta tra il IV ed il III secolo avanti Cristo e quindi di interesse archeologico, storico e artistico.

Al termine degli accertamenti i carabinieri hanno deferito alla Procura della Repubblica di Foggia un uomo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e una donna per ricettazione in relazione al reato di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.

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