Ocse, Italia al quarto posto per disoccupati di lunga durata. Alto il divario ricchi-poveri

Ocse, Italia al quarto posto per disoccupati di lunga durata. Alto il divario ricchi-poveri
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Sabato 2 Maggio 2015, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 11:36
Resta alta in Italia la quota dei disoccupati di lunga durata. Secondo la fotografia scattata dall'Ocse nel rapporto Oecd 360, la percentuale è salita al 60% nel quarto trimestre del 2013, dal 45% del quarto trimestre del 2007. Un livello «alto» rileva l'Ocse, con il quale l'Italia si è collocata al quarto posto della classifica Ocse dopo Slovacchia, Grecia e Irlanda. La media della zona euro nell'ultimo trimestre del 2013 era intorno al 50%.



In termini di occupazione, il 58% delle persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni in Italia ha un lavoro retribuito, al di sotto della media Ocse di occupazione del 65%. Il 68% degli uomini ha un lavoro retribuito, contro il 48% delle donne, a indicare come le donne incontrino ancora difficoltà nel conciliare lavoro e vita familiare. In generale, inoltre, gli italiani lavorano 1.752 ore l'anno, meno della media Osce di 1.765 ore.



In Italia è poi «notevole il divario» tra ricchi e poveri: il 20% della popolazione che si trova al top guadagna quasi sei volte di più rispetto al 20% che si trova all'estremo opposto, rileva poi l'Ocse. Il reddito medio familiare netto disponibile pro capite è di 24.724 dollari l'anno, più alto della media Ocse di 23.938 dollari del 3,3%.



In Italia il gettito fiscale 2011 è stato di circa 950 miliardi di dollari a valore corrente, contro una media Ocse di 400 miliardi. In termini percentuali in Italia il gettito è composto per la maggior parte dai contributi di previdenza sociale (31,2%), contro una media Ocse al 26,2%; a seguire le imposte sul reddito e sui profitti (26,8%) contro il 24,4% Ocse; poi la tassazione su beni e servizi (26,1%), mentre invece il gettito medio in arrivo da questa voce nei paesi Ocse è del con il 32,9%.