Hogan incalza su Fiumicino: «L'incendio ha avuto impatto sulla fiducia»

Hogan incalza su Fiumicino: «L'incendio ha avuto impatto sulla fiducia»
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Martedì 25 Agosto 2015, 16:37
”Un ottimo investimento”. Così il numero uno della compagnia degli emirati Ethiad Airways, James Hogan, presidente di Alitalia, giudica l'investimento fatto un anno fa per assumere il controllo della compagnia italiana. Hogan ha qualificato le risorse messe sul piatto per il rilancio della compagnia tricolore, aggiungendo che è stata “imboccata la strada giusta”.



Parlando a Rimini durante il Meeting Cl, Hogan ha ammesso che in un primo momento aveva scartato l'ipotesi di acquistare Alitalia, perché si trattava di un business che aveva attraversato “momenti difficili” e nel quale c'erano state in passato molte interferenze di tipo politico. Di qui le perplessità iniziali, che si sono dissolte solo grazie all'atteggiamento costruttivo di governo e sindacati. Hogan ha ricordato i moltissimi incontri fatti per presentare il piano industriale, perché ”fosse in grado di dare già i primi frutti i primi anni”.



Cosa si prospetta ora per Alitalia? Hogan ha indicato una serie di obiettivi strategici: tornare alla redditività nel 2017, generare ritorni per gli azionisti, essere un punto di riferimento per i partner e crescere organicamente. Il presidente ha parlato poi del marchio, affermando che ”fa parte del cuore pulsante dell'Italia” e che “bisognava valorizzarlo”.



Poi Hogan ha anche toccato temi critici, come quello dell'incendio al terminal 3 di Fiumicino. "Ci sono 169 aeroporti in Europa in cui è facile operare: per noi è estremamente importante", dice il numero unodi Etihad. Che riferendosi all'incendio a Fiumicino avverte: "Se ci sono degli incidenti, se ci sono problemi, questo può avere degli impatti sulla fiducia che possiamo avere e sulla voglia di investire". Secondo Hogan “anche l'infrastruttura è importante” in poiché Roma è uno scalo internazionale ed Aeroporti di Roma “deve dimostrare di essere all'altezza di questo scalo e della volontà di risolvere i problemi”.



In relazione ai possibili risarcimenti dei danni provocati dall'incendio, Hogan ha ribadito che non sono la questione centrale, ma contano piuttosto gli investimenti fatti. ”Confermiamo il nostro impegno verso lo scalo romano” ha detto, aiggungendo “c'è una discussione in corso a porte chiuse. Non è questione di risarcimenti, si troverà la giusta mediazione che soddisfi tutti”.