La Grecia: «Non accettiamo ricatti da nessuno»

La Grecia: «Non accettiamo ricatti da nessuno»
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Giovedì 5 Febbraio 2015, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 17:27
La Grecia «non vuole esercitare ricatti nei confronti di nessuno, ma non ha intenzione di essere sottoposta ad alcun ricatto».

Lo ha detto stamani, parlando alla Tv privata Mega, il

portavoce del governo di Atene Gabriel Sakellaridis in

riferimento agli ultimi sviluppi riguardanti la decisione della Bce di non accettare più i titoli di Stato ellenici.



La fonte ribadisce che «la liquidità delle banche greche è pienamente garantita» attraverso altri canali ancora disponibili e considera la decisione di Francoforte una forma di «pressione» per raggiungere un accordo tra la Grecia e i suoi creditori sul destino del debito.



Il premier Tsipras. «La Grecia non prenderà più ordini, specialmente attraverso email». Lo scandisce il premier greco Alexis Tsipras, parlando in occasione della prima riunione del Parlamento di Atene. «La Grecia - insiste - non è più il povero partner che sta a sentire le prediche per fare i compiti a casa».
E soprattutto, dice ancora, in riferimento alla decisione della Bce di non accettare più i suoi titoli a garanzia dei prestiti, «non può essere ricattata, perché la democrazia in Europa non può essere ricattata». Dopo il trionfo di Syriza al voto del 25 gennaio scorso, «la paura è finita, sono finiti il terrore ed il ricatto», continua il premier, il cui discorso è stato interrotto più volte dai parlamentari, «noi siamo un Paese sovrano, abbiamo una democrazia ed un contratto con il nostro popolo, onoreremo questo accordo». Quindi, secondo Tsipras - tornato ad Atene dopo un tour che lo ha portato nei giorni scorsi a Roma, Parigi e Bruxelles - è arrivato il momento per la Grecia e per l'Europa di «voltare pagina sull'austerità».
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