Equitalia, rottamazione delle cartelle: via alla fase due con più rate

Equitalia, rottamazione delle cartelle: via alla fase due con più rate
di Luca Cifoni
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Sabato 3 Dicembre 2016, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 13:01

Si parte, o meglio si riparte. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale entra in vigore la legge 255 che converte, modificandolo, il decreto fiscale dello scorso ottobre che contiene le regole per la definizione agevolata (o rottamazione) delle cartelle. Di conseguenza da oggi è possibile scaricare dal sito di Equitalia il nuovo modulo DA1, aggiornato, reso disponibile dalla società di risocssione. Se dunque nella prima fase le adesioni sono state comunque significative, ora l’operazione entra davvero nel vivo; chi aveva già inviato la propria richiesta potrà comunque integrarla per sfruttare le ulteriori opzioni usando appunto il nuovo modulo, che come in precedenza potrà essere inviato per posta elettronica (email o Pec) o consegnato direttamente agli sportelli. Vale la pena di ricordare che tocca al contribuente indicare i carichi iscritti a ruolo per i quali intende richiedere la definizione agevolata. Equitalia provvederà poi a indicare la somma totale dovuta, e ad inviare i bollettini per il pagamento.

LE NOVITÀ
Le novità introdotte durante l’esame parlamentare sono più di una. La prima riguarda la datazione delle cartelle ammissibili alla rottamazione. Con la versione originaria del decreto legge erano i carichi affidati ad Equitalia dal 2000 al 2015: ora vengono inclusi anche gli importi del 2016 e a questo scopo la società di riscossione invierà al contribuente per posta ordinaria - entro il 28 febbraio del prossimo anno - una comunicazione sulle somme affidate entro il 31 dicembre 2016 che però non sono state ancora notificate. In questo modo l’interessato avrà tutte le informazioni sulle proprie pendenze e potrà decidere il da farsi.

Un secondo correttivo riguarda i tempi di adesione. La precedente scadenza per inviare la richiesta era fissata al 23 gennaio 2017, ora viene spostata in avanti al 31 marzo. È fissato a due mesi dopo, il 31 maggio, il termine entro il quale la società di riscossione dovrà dare la propria risposta con le indicazioni per il pagamento.

Cambiano anche le opzioni per effettuare il pagamento. Il decreto legge precedeva un massimo di quattro rate, che con la legge di conversione sono state portate a cinque. In caso se ne scelgano appunto cinque, la scadenza per l’ultima è fissata al settembre 2018 invece che a marzo. Ma bisognerà rispettare una suddivisione dei pagamenti, in modo tale che il 70 per cento del dovuto sia versato entro il 2017 e il restante 30 per cento entro l’anno successivo. Se invece si sceglie la rata unica, la scadenza è fissata a luglio del prossimo anno. Le modalità di pagamento comprendono Poste, banche (anche attraverso domiciliazione) e poi i tabaccai, i circuiti Sisal e Lottomatica, il sito www.gruppoequitalia.it la app Equiclick. Ma i più tradizionalisti potranno comunque presentarsi allo sportello per effettuare il versamento.

LO SFORZO
La messa a punto in corsa della definizione agevolata è una parte dello sforzo che sta impegnando in questi mesi Equitalia, destinata poi entro il luglio prossimo a cambiare struttura e denominazione. Ci sono riscontri molto positivi anche per il servizio Sms (“Se Mi Scordo”) pensato in particolare per coloro che hanno pagamenti rateali in corso. Il servizio, attivabile su email oltre che su sms vero e proprio, avviserà i contribuenti sul mancato rispetto di una scadenza, permettendo loro di ovviare prima che scattino conseguenze gravi. Nelle prime due settimane sono circa 12 mila i cittadini che hanno chiesto di poter sfruttare questo particolare canale. Inoltre proprio da ieri la società ha attivato il sistema Pagopa, la piattaforma di pagamenti on line della pubblica amministrazione.

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