Taranto e il cinema, presentata la mostra

Una scena di "Ruggine", girato a Taranto da Daniele Gaglianone
Una scena di "Ruggine", girato a Taranto da Daniele Gaglianone
di Anita PRETI
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Sabato 3 Dicembre 2016, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 14:49
Inevitabile l’omaggio al mito: verranno proiettate sui muri dei palazzi di Taranto, i più significativi, alcune sequenze dei film di Rodolfo Valentino che è nato a due passi da qui. Mimmo Mongelli, barese, regista teatrale e cinematografico, inventore del Levante Film Festival, nel corso di una conferenza stampa indetta nella sede della Regione Puglia, ha illustrato la sua nuova creazione, la Mostra del Cinema di Taranto, in programma da domenica 11 alla domenica successiva, che ha per tema l’identità. E quindi anche Valentino. Ma soprattutto i tre cardini della Mostra volutamente con l’iniziale maiuscola: Storia, Industria, Marina.

Mongelli ha preso la parola dopo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, grande sostenitore dell’iniziativa, organizzata dal suo ente, perché ha detto che Taranto è una città bellissima («invito tutti i pugliesi a visitarla in questa occasione») e merita attenzione. Superiore certamente a quella ricevuta. Nel senso che talvolta la città è “scomparsa” dietro le sceneggiature e le storie raccontate nei film qui girati. L’associazione Terra e il cinema Bellarmino stanno esaurientemente mostrando, con la rassegna in corso, “Girati a Taranto”, i rapporti intercorsi nel tempo con il mondo del cinema.
 
Michele Emiliano, fondando le sue argomentazioni sulla “grande bellezza” di Taranto ha sposato in pieno uno dei più originali segmenti del ricco cartellone (per una settimana proiezioni, ospiti illustri, convegni); si tratta del concorso riservato ai corti (e davvero tali, non più di cinque minuti) che mostrano Taranto di notte. Ha commentato Emiliano: «L’idea che durante la notte sia più facile individuare l’identità della città stessa, mi ha affascinato perché questa è una città che vive di notte, è una città dal ciclo continuo per definizione. La notte è esattamente come il giorno, perché la cosa più pesante della città, o più importante, funziona giorno e notte». E a chi si riferisca, è fin troppo facile intuirlo.

Poiché l’attività “corta” è sempre in fermento da queste parti la Mostra del Cinema ha invitato al suo fianco: Castellaneta Film Festival, Corto Sordi di Grottaglie e le rassegne specifiche di Manduria e Palagiano. Altri inviti sono stati formulati a due giovani registi esordienti, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, autori di “Taranto mine”.

Il cinema non solo giovane ma quello del futuro, compresi i rapporti con il web, è al centro di uno dei due convegni in programma (l’altro è riservato al tema principale, l’identità). Tra gli ospiti della parte convegnistica: il giornalista Enrico Menduni, esperto di comunicazioni di massa e linguaggi multimediali; lo scrittore martinese Mario Desiati, che con i suoi libri ha ispirato spesso i registi; Gianfranco Pannone che al Dams di Bologna studia la parte migliore del cinema italiano d’oggi, il documentario. Rientra nel programma anche un laboratorio di recitazione con l’aiuto di Eugenio Cappuccio, attore, sceneggiatore e regista (suo il film con Belén ed Emilio Solfrizzi, “Se sei così ti dico di sì”, girato in Puglia). Per “Valentino on the walls”, la spettacolare performance vede avvicendarsi alla sonorizzazione diretta delle pellicole del muto i musicisti Mirko Signorile, Nico Girasole, Giuseppe De Trizio, Enzo Lanzo e Giuliano Scarola. E saranno altri musicisti, i Mokadelic, autori della colonna sonora del film “Marpiccolo”, ad aprire con un concerto la mostra. La cui forza sta in tre parole (arte, scienza, pensiero) che gli organizzatori e gli ospiti andranno ad esaminare.

La Mostra del Cinema è sostenuta dal Comune di Taranto ed in particolare da Gianni Liviano, coordinatore del tavolo istituzionale della legge per Taranto, e si profilano come partner la Provincia e la Marina Militare.
Alla conferenza stampa è intervenuto Aldo Patruno direttore del dipartimento Turismo ed economia della cultura della Regione che ha sottolineato la coincidenza della prima edizione di questa Mostra con l’elaborazione del Piano strategico per la cultura «nel quale Taranto avrà un ruolo centrale».
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