Il Museo Faggiano di Lecce finisce sul New York Times

Il Museo Faggiano di Lecce finisce sul New York Times
di Maria Grazia MACI
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Giovedì 16 Aprile 2015, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 11:13
“Secoli di storia svelati durante i lavori per installare un gabinetto”: la singolare storia del “Museo Faggiano” di Lecce sbarca sulle pagine del New York Times e stuzzica l’immaginario dei lettori americani. Il lungo articolo è apparso ieri sula prima pagina dalla sezione cultura nell’edizione cartacea del celebre quotidiano e nella homepage del sito raccogliendo commenti entusiasti e un po’ meravigliati.



Dall’altra parte dell’oceano può sembrare straordinario che un semplice cittadino, con l’intenzione di mettere in piedi una trattoria- finisca per scoprire un tesoro inestimabile appena sotto i suoi piedi.



Eppure è proprio quello che Luciano Faggiano, fondatore del museo omonimo, ha raccontato al giornalista Jim Yardley: era il 2001 quando, durante i lavori nel palazzo di sua proprietà in via Ascanio Grandi, a poche centinaia di metri da Porta San Biagio, iniziarono ad affiorare i resti delle civiltà che hanno abitato il Salento lungo i secoli. Strati su strati, gli scavi portarono alla luce antiche mura messapiche, cisterne di epoca romana e le strutture murarie di un antico convento di suore chiuso nel Seicento.



Durante gli scavi, come non manca di riportare il New York Times, sono spuntate anche delle misteriose incisioni che fanno pensare ai Cavalieri Templari e sembra che dal pozzo, profondo dieci metri, sia possibile scorgere anche il mitico Idume, il fiume sotterraneo che attraversa Lecce. La storia del museo nato “per caso” è senza dubbio singolare ma è solo un esempio dei tesori nascosti potenzialmente in ogni angolo della città: lo ricorda lo stesso giornalista americano quando cita la scoperta dell’anfiteatro romano e non manca di sottolinearlo l’assessore all’Urbanistica Severo Martini. “Ogni volta che si scava, vengono fuori secoli di storia e questo è un rompicapo per chi si occupa di programmazione urbanistica” ha dichiarato l’assessore al giornale newyorkese. Tanto basta per richiamare nella mente dei lettori americani trame cinematografiche e letterarie. “Woody Allen non avrebbe potuto scrivere una storia migliore” sentenzia uno dei commenti entusiasti lasciati sul sito del New York Times; e non è l’unico lettore americano ad immaginare la storia dei Faggiano protagonista di un film o del prossimo thriller di Dan Brown. In molti, semplicemente, sono rimasti affascinati dalla storia del museo Faggiano che è anche quella di Lecce e del Salento: “Devo andarci subito” , scrive Sue di Vancouver.
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