A Gagliano ultimi giorni per la mostra di D'Acquisto a Palazzo Comi

A Gagliano ultimi giorni per la mostra di D'Acquisto a Palazzo Comi
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Venerdì 11 Agosto 2017, 16:13 - Ultimo aggiornamento: 19:53

GAGLIANO DEL CAPO - Mai come quest'anno Gagliano del capo è diventato una meta fondamentale per gli appassionati di arte contemporanea, che hanno trovato nel piccolo comune del Sud Salento una serie di mostre ed eventi di grande spessore, dislocati tra i palazzi storici del centro, il casello de "Lastation", ma anche il Ciolo e la via provinciale per Arigliano, dove resteranno in esposizione gli alberi sonori di Antonio De Luca.

Tra gli eventi più interessanti spicca la mostra di Daniele D'Acquisto, ospitata dal 29 luglio scorso in uno dei palazzi del centro, in un progetto site-specific dell’artista pugliese residente a Piacenza.
Per visitare la mostra, curata da Lorenzo Madaro e promossa da Noon, ci sono ancora pochi giorni. chiuderà i battenti il prossimo 14 agosto.
Il progetto propone "Regola", il nuovo ciclo di opere dell’artista. All’estrema essenzialità ed elementarità strutturale di queste cinque opere scultoree appartenenti a Regola, D’Acquisto è approdato dopo un progressivo percorso di semplificazione formale, rinunciando man mano al peso specifico della sua medesima scultura, liberandosi dal rapporto stringente con la superficie piana per avviare un’occupazione degli spazi anche nella loro accentuata verticalità e aerea consistenza.
Lo spazio tridimensionale in D’Acquisto è determinato dalla costruzione di strutture volumetriche ridotte all’essenziale, montate in uno specifico ambiente.

 

Così le cinque opere germinali di Regola – parallelepipedi irregolari di legno okumè, raccordati alle pareti, al pavimento e al soffitto da essenziali elementi in metallo e da tracce in feltro, che ne ridisegnano confini e relazioni – sono montate in modo da generare porzioni inedite di spazio, generando nascoste interazioni e prevedendo una costante mutazione, a seconda del posizionamento delle stesse nel medesimo spazio.
Regola è come uno statuto, inteso come unità di misura e forma generatrice di altre forme, e deriva da un brandello di un vecchio mobile di famiglia conservato per anni nello studio di D’Acquisto: da quel comò dei primi del Novecento, nel corso del tempo, l’artista ha smantellato intere porzioni, utilizzandole come punto di partenza per diverse sue opere, per poi demolirlo e disfarsene del tutto in tempi recenti.
Un elemento decorativo essenziale, un elemento in legno che termina con un’estremità dal profilo sinuoso, a semicerchio: parte da qui Regola. D’Acquisto ha affidato a questo brandello un ruolo generatore, dandogli l’opportunità di originare senso mediante un processo autopoietico: l’elemento ligneo è quindi stato eletto a unità di misura di tutte le cose riguardanti la sua riflessione sullo spazio, punto basilare di avvio di un percorso, che è anzitutto concettuale, di misurazione dello spazio stesso, nel momento in cui avviene l’insediamento fisico.
La mostra è visitabile fino al 14 agosto tutti i giorni 19 - 22.30. Ingresso libero.

 

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