Strage di ulivi in casa “Zonin”
Tagliati 80 alberi in una notte

Strage di ulivi in casa “Zonin” Tagliati 80 alberi in una notte
di Giuseppe PERRUCCI
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Martedì 4 Luglio 2017, 14:01
È mistero fitto sull’abbattimento di alberi di ulivo, ne sono stati contati 80, che nel corso della notte tra domenica e lunedì sono stati tagliati in un vastissimo uliveto in contrada Palombara della masseria “Altemura” di proprietà dell’imprenditore veneto Gianni Zonin. Ed è altrettanto mistero sul fuoco che la notte prima, in contrada “Grandizia” ha carbonizzato 20 alberi di ulivo secolari di proprietà di un politico locale. Due casi di violenza contro la natura e contro un patrimonio di pregio, quali sono gli uliveti dell’agro Torrese, la cui origine dolosa è evidente nel primo caso e ipotizzata nel secondo, e su cui indagano i carabinieri della stazione di Torre Santa Susanna con gli uomini della compagnia di Francavilla Fontana coordinati dal capitano Nicola Maggio. Si cerca di capire quale possa essere il movente delle due azioni e se tra di esse ci possa essere un collegamento.
La situazione più grave è quella che si è verificata nell’azienda agricola del cavaliere Zonin, sul lato che costeggia la provinciale per Cellino San Marco, dove, durante la notte, persone non identificate certamente munite di adeguate attrezzature elettromeccaniche, hanno abbattuto in poco tempo 80 poderosi tronchi di ulivo di circa 30 anni. La scena desolante che il mattino seguente si sono trovati di fronte coloro che hanno fatto la scoperta non lascia dubbi sul fatto che l’azione sia stata pianificata e condotta con particolare “professionalità criminale” da parte di chi sapeva come effettuare i “tagli” nel più breve tempo possibile.
La denuncia contro ignoti da parte degli amministratori dell’azienda è stata già formalizzata presso la caserma carabinieri di Torre mentre si contano i danni e si attendono i risultati della perizia in corso per stabilirne la l’entità.
Bocche cucite da parte della direzione dell’azienda e del cavaliere Gianni Zonin, al quale resta l’amarezza per un atto che oltre a provocare danni materiali all’azienda mina anche la possibilità produttiva e occupazionale che la stessa offre al territorio, tanto che le amministrazioni pubbliche e le organizzazioni produttive del settore si sono messe in allarme.
L’azienda vitivinicola e olearia “Altemura”, ultima gemma della famiglia Zonin, venne inaugurata nel 2012 dal ministro per le politiche agricole comunitarie Mario Catania, L’azienda si insediò a Torre nel 2000 quando avviò l’acquisto dei terreni agricoli di proprietà dei Conti Carissimo di Oria. La masseria Altemura consta di complessivi 270 ettari, di cui 110 coltivati a vigneti autoctoni (primitivo, negroamaro, fiano, malvarosa nera), 65 ettari di uliveti secolari e il resto a seminativo e utilizzato per servizi dell’azienda. Già nel 2012 vennero prodotti circa 11mila ettolitri di vino, destinati - come le annate successive - ai mercati di tutto il mondo.
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