Smaltimento di fanghi dalla Centrale di Cerano: assolti i manager dell'Enel

Smaltimento di fanghi dalla Centrale di Cerano: assolti i manager dell'Enel
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Venerdì 24 Giugno 2016, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 20:09
BRINDISI - Il Tribunale di Reggio Calabria, all’esito di un procedimento penale durato quasi un decennio, ha emesso sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto nei confronti di 6 dirigenti e dipendenti Enel in servizio all’epoca dei fatti presso Centrale di Brindisi. Oltre ad essi sono state assolte o prosciolte altre 5 persone e condannate a 6 anni di reclusione altre due: si tratta di un autotrasportatore e un dipendente di una cava. A costoro erano contestate le accuse a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti dalla Puglia alla Calabria e in particolare a Motta San Giovanni (Rc). La vicenda si riferisce allo smaltimento dei fanghi prodotti dalla Centrale di Brindisi che, ad avviso dell’accusa, dovevano essere portati in discarica anziché avviati a recupero sulla base di una presunzione di pericolosità. Tale presunzione è stata contestata dalle difese degli imputati anche sulla base delle analisi svolte.
Il Tribunale ha inoltre rigettato le richieste di risarcimento dei danni delle parti civili. Alcune accuse, per lo più relative a reati ambientali, sono andate prescritte. In tutto erano 13 gli imputati.
Enel, in una nota, ribadisce il proprio impegno a tutela dell’ambiente.
 
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