Rapina al quartiere Bozzano
Nel mirino una tabaccheria

Rapina al quartiere Bozzano Nel mirino una tabaccheria
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Domenica 23 Aprile 2017, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 14:39
Rapinatori ancora in azione al quartiere Bozzano. Ma se l’assalto all’enogastronomia di sabato scorso era andato in fumo, questa volta i banditi sono riusciti a portare via l’incasso dalla tabaccheria di via Islanda. È già scattata la caccia ai malviventi, e non si esclude che ad agire possa essere stata la stessa banda di una settimana prima.
Il “colpo” ai danni della tabaccheria è avvenuta attorno alle ore 19, quando ancora non si era fatto buio e nonostante in giro ci fossero anche diverse persone. A pochi passi dalla tabaccheria, i bambini si ritrovano spesso a giocare dalle parti del parco. I malviventi hanno agito in pochi secondi: secondo quanto ricostruito dagli investigatori, erano in quattro. Uno era armato di pistola, tutti avevano il volto coperto da un passamontagna. Appena entrati, uno dei componenti della banda si è occupato della proprietaria, trattenuta nella stanza del retro. Gli altri si preoccupavano di mettere mani alla cassa e portare via tutto il denaro disponibile. Tutto questo, sotto gli occhi di una ragazza e di una cliente, comprensibilmente spaventatissime.
Una volta arraffato il bottino, che è ancora in corso di quantificazione, i banditi si sono dileguati. Gli agenti di polizia si sono portati sul posto nel giro di pochi minuti, ma i banditi avevano ormai fatto perdere le loro tracce. È subito partita la caccia alla banda, e già nella serata di ieri sono stati disposti alcuni posti di blocco in città. Per risalire ai responsabili, gli inquirenti utilizzeranno anche le telecamere di videosorveglianza piazzate nella zona.
 
C’è un elemento che potrebbe risultare significativo ai fini delle indagini: i banditi erano quattro, lo stesso numero dei rapinatori che appena sette giorni prima avevano tentato l’assalto all’enogastronomia “Il mio salumiere” in viale Belgio.
Attorno alle 15 di sabato 15 aprile, in quattro avevano tentato di fare irruzione nel locale. Era stata la reazione di una donna, - andata in escandescenze davanti alla presenza di una pistola - aveva portato i malviventi a darsela a gambe prima di accedere nel negozio. La porta d’ingresso era rimasta bloccata nel tentativo di aprirla: il negozio era infatti chiuso e il proprietario in quel momento si trovava a casa per la pausa pomeridiana. «Avevano tutti il volto coperto da un passamontagna e solo uno di loro era armato», avevano raccontato le persone presenti agli investigatori.
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