Auto incendiate nella notte
Nel mirino un sindacalista

Auto incendiate nella notte Nel mirino un sindacalista
di Elda DONNICOLA
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Sabato 27 Agosto 2016, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 12:01
Incendio nella notte al quartiere Paradiso: quattro auto coinvolte, e tra queste c’era anche quella del segretario Uiltrasporti Cosimo Greco. La sua macchina, una Fiat Multipla, ha preso fuoco in via Egnazia dove il sindacalista vive con la sua famiglia, moglie e due figli. Non si esclude la matrice dolosa dell’accaduto, ed è lo stesso Greco ad essere convinto che si tratti di una intimidazione nei suoi confronti.

Il segretario non ha dubbi e subito racconta come ha trascorso la nottata: «Sono uscito con la mia famiglia – racconta Greco – siamo tornati intorno alle 22, ho parcheggiato e siamo rientrati a casa». Una sera come le altre, insomma, almeno fino a quel momento: il rientro a casa, le ultime cose da fare e poi tutti a letto. «Verso le 2.30 – continua il sindacalista – io e mia moglie abbiamo sentito il suono delle sirene dei vigili del fuoco. Mia moglie si è alzata e ha guardato dalla finestra, subito mi ha detto che forse sarebbe stato meglio andare a spostare la macchina per permettere al mezzo dei pompieri di passare senza difficoltà. E così ho fatto, mi sono vestito in fretta, sono sceso e la sorpresa è stata forte: i vigili del fuoco erano lì per domare le fiamme che avvolgevano completamente la mia macchina». L’auto, una Fiat Multipla, era la vettura di famiglia, le fiamme non hanno lasciato quasi nulla. Oltre alla macchina del sindacalista, le fiamme hanno danneggiato altre tre autovetture che erano vicine: una Citroen C3, una Peugeot 206 e una Fiat 500.

La notte è stata lunga per il sindacalista. Alle 10 del mattino non era ancora rientrato a casa. «Sto cercando di far portare via la macchina il più presto possibile – rivela contattato al telefono –, non voglio che i miei figli scendano e vedano la macchina bruciata, vorrei risparmiare loro questo trauma, anche se sono consapevole del fatto che dovrò dare loro delle spiegazioni e non sarà facile».
Il segretario di Uiltrasporti sembra non avere dubbi su quanto è accaduto: «Io so che la mia macchina era a posto – afferma –, non aveva alcun problema, la tenevo a puntino perché viaggio spesso per andare a Roma per lavoro. Escludo quindi che si sia trattato di un corto circuito, anche perché se così fosse stato l’incendio si sarebbe sviluppato poco dopo aver lasciato la macchina, intorno alle 22.30, ma non tante ore dopo».

Certo è che, al momento, la matrice dolosa è tutta da dimostrare. «Io credo che si possa trattare di una intimidazione – continua ancora Greco – al momento sono due le vertenze più delicate che sto seguendo: Santa Teresa ed Ecologica, ma se proprio devo dire la mia, penso che possa provenire più dal settore dei rifiuti non fosse altro che per il fatto che la stessa cosa è accaduta al collega Fiadel (Luciano Saponaro, lo scorso mese di giugno, ndr). Seguo tante vertenze, ma il precedente mi fa pensare a questo». Ma perché? Cosa si può imputare ai sindacalisti? «Molti ci addebitano responsabilità che non abbiamo – risponde Greco -, Ecologica ha portato lavoratori baresi, per esempio, e i lavoratori danno a noi la responsabilità». Il segretario di Uiltrasporti si dice amareggiato: «Ma non demordo – dice –, questa è una cosa che mi fa molto arrabbiare, ma se sto dando fastidio vuol dire che sto operando bene e intendo continuare a farlo anche con più determinazione di prima».








 
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